Guardarsi dentro

Terzo messaggio

Terzo messaggio

Spero che abbiate riflettuto. Voglio raccontarvi un episodio accaduto alla fine del 2007. Ero in un bar e stavo leggendo un quotidiano. Nella prima pagina dedicata alla finanza, la mia attenzione fu attratta da un piccolo articolo in cui annunciava da parte del presidente della FIAT, Luca di Montezemolo, dell’acquisto di azioni per circa 200'000 euro di una società denominata Poltrona Frau. Rimasi colpito da questa notizia perché era come se un operaio andava a comprare un accendino usa e getta. Si poneva l’accento che anche un altro finanziere aveva acquistato le stesse azioni sempre per una cifra superiore alle 200'000. Che notizia era? Decisi di controllare le quotazioni giorno per giorno. Queste cominciarono a salire sino a guadagnare il 40% per poi perdere in pochi giorni i progressi fatti. Se vi capita di ascoltare la radio il mattino, sul primo canale della rai, potete farvi due risate. Ogni giorno trovano una scusa per giustificare la perdita in borsa di alcune azioni. Non vi sarebbe nulla di male se una casa editrice fosse in ribasso per mancanza di reperibilità della carta, ma trovare una scusa che cala solo perché il presidente degli Stati Uniti ha fatto un po’ d’aria…

Tornando alle Poltrona Frau, ho fatto due conti.

Immettendo sul mercato un milione di azioni a 2,30 euro e riaquistandole a 1,30, si guadagna un milione di euro tornando in possesso delle azioni vendute in precedenza. Questo giochetto avviene tutti giorni, e state tranquilli che non sono le banche a rimetterci ma tutti i piccoli risparmiatori come voi. Sarebbero molteplici gli esempi che potrei farvi, ma sono sicuro che non raggiungerei il mio scopo. Io devo darvi solo un indizio, siete voialtri dovete giorno dopo giorno documentarvi sino ad avere chiarezza di come vanno le cose. Un esempio evidente della liberalizzazione economica (quella che doveva portarvi benefici), è il prezzo del petrolio. Gli stessi produttori dicono che il prezzo giusto del grezzo dovrebbe essere di circa settanta dollari al barile, e questo solo per la svalutazione del dollaro. Perché allora costa il doppio? Per la speculazione! La volete finire di comprare tutti i giorni barili di petrolio! Ah non siete voi? Allora ve lo dico io chi sono: sempre gli stessi quelli che possiedo fortune e ricchezze e che con il petrolio non ci fanno niente perché non hanno neanche una misera pompa di benzina. Quei barili a loro servono semplicemente per fare soldi e non glie ne frega niente se siete voi a pagare il prezzo il più alto. Ma com’è possibile che riescano a fare tutto questo? Semplicemente perché quello che acquistano è solo sulla carta e fanno salire il prezzo con la domanda, rivendendo quel pezzo di carta che dà diritto ad avere la fornitura. Tutti si affannano a dire che il prezzo del greggio è alto a causa degli speculatori di mercato, ma perché allora non fanno nulla per fermarli? Eppure basterebbe una semplice norma che vietasse l’acquisto a chi non tratta il petrolio e riservarlo solo alle raffinerie o ai governi per le riserve. Oppure semplicemente costringendo chi lo compra a ritirarselo. Questo non accade per il libero mercato