Vogliate Gradire

Vorrei poter soffocare


 Vorrei poter soffocare Vorrei poter soffocarenella stretta delle tue braccianell'amore ardente del tuo corposul tuo volto, sulle tue membra struggentinel deliquio dei tuoi occhi profondiperduti nel mio amore,quest'acredine aridache mi tormenta. Ardere confuso in te disperatamentequest'insaziabilità della mia animagià stanca di tutte le coseprima ancor di conoscerleed ora tanto esasperatadal mutismo del mondoimplacabile a tutti i miei sognie dalla sua atrocità tranquillache mi grava terribilee noncurantee nemmeno più mi concedela pacatezza del tedioma mi strazia tormentosamentee mi pùngola atroce,senza lasciarmi urlare,sconvolgendomi il sanguesoffocandomi atrocein un silenzio che è uno spasimoin un silenzio fremente. Nell'ebrezza disperatadell'amore di tutto il tuo corpoe della tua anima perdutavorrei sconvolgere e bruciarmi l'animaspardere quest'orroreche mi strappa gli urlie me li soffoca in golabruciarlo annichilirlo in un attimoe stringermi stringermi a tesenza ritegno piùciecamente, febbrile,schiantandoti, d'amore.Poi morire, morire,con te. Il giorno tetroin cui dovrò solitariomorire (e verrà, senza scampo)quel giorno piangeròpensando che potevomorire così nell'ebbrezzadi una passione ardente.Ma per pietà d'amorenon l'ho voluto mai.Per pietà del tuo povero amoreho scelto, anima mia,la via del più lungo dolore. Cesare Pavese