Vogliate Gradire

Immensa solitudine


   Un’immensa solitudine avvolge il mistero delle nostre vite, l’inquietudine di chi non sa cosa gli prospetta il futuro, l’ansia di chi non sa come lottare perché qualunque battaglia incomba su di lui è già data persa. Viviamo all’ombra di un destino avido di speranze e di sogni infranti, ma con la consapevolezza di un’idea di una risoluzione che forse non ha fondamento e neanche una minima parvenza di realizzazione.Viviamo in preda al più totale disincanto, in balia di un distaccato senso di realizzazione, di ciò che ormai s’identifica in una cruda e sprezzante utopia.Forse diamo per scontato la difficile realizzazione dei nostri intenti, curandoci più delle apparenti avversità e non dei concreti successi. Ciò non ci ha dato la possibilità di fare qualcosa che ci permetta di realizzarci o di darci la forza necessaria per lottare, al contrario mistifichiamo le nostre carenze affettive, rendendole inconsciamente padroni della nostra vita. Le nostre emozioni si trovano in totale disaccordo con le più sincere delle nostre intenzione, continuando con assillo a chiedersi quali esse sia, in cosa e come possono concretarsi.La risposta può sembrare banale realizzandosi in poche parole “ se non lo so io, chi può mai saperlo ?”, ma al contrario oggi non lo sappiamo ancora o forse non lo vogliamo capire.Una cosa di cui siamo sicuri è l’incertezza di poter continuare a vivere come vittime di noi stessi senza trovare un giusto stimolo in tutto ciò che per la nostra serenità è letale, esprimendosi nella perdita di valori che ci sono stati confiscati come quando ad un bambino è tolto il suo giocattolo. Gli sforzi sono utili? Le sofferenze né sono una conseguenza? Chi può dirlo con certezza? Volere e potere si dice in giro. Sarà vero? Chi è padrone della propria esistenza? Interrogativi ai quali tutti siamo in grado di dare una risposta, in teoria, e non una che abbia un sostanziale riscontro pratico. Conseguenza di ciò?Ci impegniamo per trovare le parole giuste con le quali cerchiamo di esprimere il nostro stato di dolore, ma anche questo riesce alquanto difficile, Perché?Il senso di fallimento che pervade il nostro animo è più grande di qualsiasi sforzo conscio noi riusciamo a compiere per redimerci da questo stato di sofferenza.Non abbiamo riposto fiducia nelle nostre qualità e le nostre aspirazioni sono state considerate solo come un inetto ed ingiustificato insulto all’orgoglio e alla dignità altrui. Abbiamo sostenuto di aver dovuto rinunciare a valori in cui crediamo solo per amore, e di ciò siamo stati presi sempre a “piscio in faccia”, ci è stato rinfacciato ogni piccolo sacrificio, che abbiamo sempre accettato con orgoglio e con dignità. Oggi ci rendiamo conto che tante parole cattive, hanno turbato il nostro animo, il nostro cuore hanno lacerato, hanno reso il nostro essere una nullità, si sono impadronite della nostra vita rendendola schiava di esse.Hanno caratterizzato la poca fiducia in noi stessi e negli altri e l’inutilità della nostra vita e dei nostri onorevoli progetti.Con ciò abbiamo dovuto mettere da parte tutti i progetti, che ormai non sappiamo più quali essi siano, rinunciare a tutto ciò che ci avrebbe reso felice, che avrebbe dato un po’ di pace e di serenità. Per costrizione, ci troviamo a dover lottare contro noi stessi e contro la vita che consideriamo beffarda, ma che al contrario è un dono di Dio, e pertanto vale la pena viverla in tutta la sua bellezza. Non possiamo riuscirci perché ormai consideriamo le apparenze che non abbiamo e non la fortuna che possediamo. La vita ci ha tradito, cercando tra mille difficoltà di godercela, ma purtroppo incontriamo sempre dinanzi a noi ostacoli difficili da superare e la disperazione è tale da toglierci tutte le forze.Abbiamo cercato in tutti i modi di lasciare alle spalle il passato e di ricominciare a progettare a trovare nuove soluzioni, ma incontro ad esse andavano sempre delle umilianti sconfitte. In qualsiasi modo cercavamo di risolvere i nostri problemi, incontravamo sempre degli ostacoli.Invano abbiamo cercato di studiare, per costruire un futuro sereno per noi e per i nostri cari, ma tutto ciò è stato inutile, perché qualunque sforzo non era mai sufficiente, mai abbastanza, soprattutto quando ti accorgi di valere tanto quanto niente. Diamo sempre speranza agli altri, trasmettendo la gioia di vivere che fluisce nei nostri cuori e di cui non abbiamo mai potuto usufruire. Abbiamo dato tranquillità agli altri, gli abbiamo indicato di seguire la strada del loro cuore, di fare appello ai loro sentimenti senza indulgiare su ciò che era giusto o sbagliato, facendo di loro i padroni delle loro scelte senza farsi mai prendere dallo sconforto e convincendoli del fatto che ogni cosa ha un senso e una soluzione; insomma non tutti i mali vengono per nuocere.Abbiamo rinunciato alla nostra felicità per non deludere le aspettative altrui. Abbiamo rinunciato al lusso, all’amore, alla giovinezza, insomma a tutto, ma non al cellulare.Possiamo rinunciare a tutto, per non deludere le aspettative altrui, ma non al cellulare.Non occorre, essere ricchissimi, per essere accettati; occorre avere il giusto per vivere serenamente senza farsi mancare niente. Studiamo, poi lavoriamo e sgobbiamo per dare un futuro certo a noi e ai nostri cari, vivere bene e non da sboroni. “U supecchiu è comu u mancanti”. I sacrifici non fanno paura, anzi gratificano, perché nulla cade dal cielo, occorre lottare con impegno senza mai pensare all’esito finale. Nella vita occorre sempre creare, porre una meta oggi e non pensare che sia impossibile raggiungerla, al contrario, bisogna affrontare le avversità giorno per giorno. Un uomo di successo è colui, che segue il suo cuore, non il suo istinto, che si applica nelle proprie faccende senza dare molta retta a tutte le cazzate che la gente dice o fa, perché ricordate che tutti siamo invidiosi di tutti, accettare ed essere orgogliosi di tutto ciò che si è costruito senza mai paragonarsi ad altri, ma pensare ad un progetto e realizzarlo con calma e sfruttare sempre il momento propizio. Riuscire significa dare amore ai nostri valori, senza mai disprezzarli e godere così alla fine delle cose che abbiamo, anche se dovremo impiegarci tutta la vita, senza permettere a noi stessi di dire “non ciò ho provato”. Solo così raggiungeremo la felicità, e ci renderemo conto del fatto che la vita finisce, quando l’uomo si rende conto di essere felice.Ecco chi è un uomo di successo.