Ero felice

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Oggi non è stata una giornata facile, come non lo è stato ieri, come non lo sono stati i giorni da un mese e mezzo a questa parte, ma oggi di più. Tanto di più. Giorni in cui ti manca il fiato e soffochi dentro, dove ti manca la via d’uscita perché non c’è e vorresti soltanto qualcuno che ti svegliasse. Ecco! Svegliati! Svegliati è mattino e così tu ti svegli sudato e fai un lungo respiro perché comprendi che è stato solo un brutto sogno ma adesso è passato, tutto ritorna come prima e quel prima ti sembra così bello come mai lo avevi compreso. Solo stasera, camminando a lungo per le strade, i miei due bambini, i loro discorsi così belli, il loro cercarmi negli occhi e dirmi “non ti preoccupare mamma guarisce”,parole pure e libere, libere nell'aria, che mi incantano, per un po'  mi hanno ridato quel poco di pace mentale che mi occorre. Che mi occorre a cosa? Non lo so.Ma domani loro partiranno, ricomincia la scuola e poi lo so è giusto così ma con loro andrà via anche una gran parte di me e sarà ancora più difficile. Lunedì andiamo a fare la tac di centraggio. Non so, ma per quello che ci hanno detto, dopo qualche giorno dovrebbe iniziare la radioterapia.Vorrei solo svegliarmi e ogni sera chiudo gli occhi, gli chiudo forte forte e prego che al mattino nel riaprirli sia solo un gran brutto sogno, che sia tutto diverso.Quando ero piccolo mi dicevo che le cose rotte si aggiustano, è così che funziona. Provo a ripetermelo anche adesso.