Creato da kmitt il 04/09/2014
... e non lo sapevo.
 

 

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Post n°2 pubblicato il 12 Settembre 2014 da kmitt

Oggi non è stata una giornata facile, come non lo è stato ieri, come non lo sono stati i giorni da un mese e mezzo a questa parte, ma oggi di più. Tanto di più. Giorni in cui ti manca il fiato e soffochi dentro, dove ti manca la via d’uscita perché non c’è e vorresti soltanto qualcuno che ti svegliasse.
Ecco! Svegliati! Svegliati è mattino e così tu ti svegli sudato e fai un lungo respiro perché comprendi che è stato solo un brutto sogno ma adesso è passato, tutto ritorna come prima e quel prima ti sembra così bello come mai lo avevi compreso.
Solo stasera, camminando a lungo per le strade, i miei due bambini, i loro discorsi così belli, il loro cercarmi negli occhi e dirmi “non ti preoccupare mamma guarisce”,parole pure e libere, libere nell'aria, che mi incantano, per un po'  mi hanno ridato quel poco di pace mentale che mi occorre. Che mi occorre a cosa? Non lo so.
Ma domani loro partiranno, ricomincia la scuola e poi lo so è giusto così ma con loro andrà via anche una gran parte di me e sarà ancora più difficile.
Lunedì andiamo a fare la tac di centraggio. Non so, ma per quello che ci hanno detto, dopo qualche giorno dovrebbe iniziare la radioterapia.
Vorrei solo svegliarmi e ogni sera chiudo gli occhi, gli chiudo forte forte e prego che al mattino nel riaprirli sia solo un gran brutto sogno, che sia tutto diverso.
Quando ero piccolo mi dicevo che le cose rotte si aggiustano, è così che funziona. Provo a ripetermelo anche adesso.

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Commenti al Post:
manuelazen
manuelazen il 14/09/14 alle 22:50 via WEB
Scusami se mi intrometto. Ho letto i commenti al tuo post precedente, in uno di essi una persona ti ha scritto: "Il bello di non avere scelta, è non avere scelta". Vorrei tentare un'interpretazione di quella frase sebbene l'aggettivo bello potrebbe essere difficile da far rientrare nella vostra situazione. Il fatto di non avere scelta, cioè di non avere responsabilità nel causare una malattia drammatica e nel non sapere come evolverà, ci toglie il peso di sentirci in qualche modo colpevoli di essa o di come andranno le cose. Mi auguro per voi che le cose si risolvano nel migliore dei modi; ma nessuno può negare la sofferenza che questo costerà. Certo qualcosa "forse" la potete fare: non perdere la fiducia l'uno nell'altro come persone di valore. Ad un corso di aggiornamento (sono farmacista) ho sentito raccontare dell'esperienza coi bambini malati: tolto loro il dolore fisico, il lavoro più grande è evitare di opprimerli con un dolore psicologico che appartiene agli adulti; ma non all'infanzia. Si diceva che gli adulti soffrono per un futuro che temono verrà loro a mancare mentre i bambini godono per un presente sereno e ricco di affetto, senza farsi delle pare su un futuro che non sanno cosa sia perchè vivono il presente. Insomma il succo era che è un presente sereno che dobbiamo regalare alle persone che amiamo, istante per istante, senza risparmiarci nell'esprimere i nostri sentimenti verso di loro, cercare di sentirci vivi al massimo nello spazio che abbiamo. Perdonami se questo commento dovesse sembrare indiscreto. Manuela
 
 
kmitt
kmitt il 15/09/14 alle 17:54 via WEB
Ciao, non sei affatto indiscreta, tutt’altro. Se la pioggia batte alla finestra, non la si può evitare. Sai le colpe arrivano da sole, arrivano con i pensieri di tutto quello che nella vita avresti potuto fare di diverso, delle cose che non hai fatto, dei sorrisi persi. A volte l'ho immaginata come un libro ma nella vita ci sono più persone, più tempo che passa, più pensieri nascosti e dialoghi incompiuti. Ci sono le pagine bianche e le poche spiegazioni, gli addii, che non sono sempre alla fine e soprattutto accadono tante cose e non tutto passa, il tempo a volte diventa così denso e immobile come una prigione. La vita non va immaginata, no, perché poi ti distrai e le cose belle passano. Sì dovremmo vivere il presente, lo dovremmo fare sempre, sempre, io che invece sono stato sempre proiettato al futuro e ora che non lo vedo, mi sento perso, al buio e con poca forza. A volte penso che se la pioggia ci bagna, il vento ci asciuga. Non siamo solubili. Ma se la pioggia ci bagna troppo, il vento dovrà spazzarci via. Ecco è arrivato libeccio un vento che scuote e scardina le cose e le cose scardinate è difficile farle tornare come prima, prima che succedesse. grazie
 
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