ALTRI APPUNTI DI VIAGGIO

Post n°16 pubblicato il 17 Novembre 2006 da skarbie0

Visto che parlo spesso dei miei viaggi, vorrei toccare un aspetto interessante: come noto, il mio più grande vizio nella vita è mangiare, per cui, essendo sempre in giro, tendo a fermarmi nei posti che attirano di più l'attenzione. Detto che i posti più sicuri, in quanto più raffinati, sono quelli dove vedo parcheggiati tanti camion, mi chiedo come possano attirare l'attenzione i nomi di questi ristoranti, che ho incontrato nei vari giri:  "credevo peggio" (non voglio verificare se sia così), "la quiete " (invece che una tavola, magari preparano una bara ), "osteria della gallina sversa" (chissà cose le hanno dato da mangiare e bere, se è sversa ), "trattoria chewing gum" ( ho i miei dubbi che i cibi siano croccanti)....

Incontro con il sig. Antonio Riina. Mi chiedo se gli amici lo chiamino Totò....sarebbe poco rassicurante. Sul cancello, un cartello "attenti al cane mordace"...che dice già tutto. In realtà, di "mordace" c'era solo lui , in quanto non solo era diffidente da matti per un contratto che avrebbe dovuto firmare la moglie, e quindi ha voluto leggere con calma tutto il contratto (nel senso che l'ha guardato per 20 minuti, e poi lo ha restituito dicendo che senza occhiali non riesce a leggere niente....ma si è ben guardato da metterli ), bensì ha preteso che tutti i contatti fossero presi con lui......senza neanche farmi conoscere la moglie che avrebbe dovuto firmare! Ma sono già diventato così famoso come latin lover? Visto come mangio, al limite dovrei essere un....latrin lover.....In ogni caso, non ho visto la moglie ma, essendo dovuto andare in bagno, ho notato che perde parecchi capelli.....con quelli che erano depositati nel water, ci si poteva fare un tupet degno di una rockstar.

Un altro paio di brevi annotazioni: ora che inizia la nebbia, spero non accada, come l'anno scorso, che debba rallentare fino ad andare ai 20 all'ora, per leggere il cartello luminoso con scritto "attenzione nebbia"....infine, non capisco perchè, l'altro giorno, ai colloqui scolastici, dopo che una signora mi ha chiesto "come va suo figlio a scuola"? e io ho risposto "in autobus", si sia interrotta la conversazione....

 
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LA TECNOLOGIA AIUTA SEMPRE?

Post n°15 pubblicato il 10 Novembre 2006 da skarbie0

E' la domanda che mi facevo stamattina....ho il cellulare che non funziona, chiamo il servizio assistenza clienti, sperando che un operatore mi faccia capire come mai mi segnala come se non ci fosse rete. Allora, chiamo il numero clienti, e noto che tutto è guidato, prevedono tutte le possibile situazioni....tranne le più facili, tra cui la mancanza di segnale rete. Per cui, dopo pochi minuti, sono in grado di intervenire in tutti i seguenti casi di difettosità del cellulare : crisi depressive dovute da bar chiusi presto alla notte, mancata capacità di riciclare carta igienica usata, pasta cotta non al dente......insomma, tutto tranne che telefono che non funziona. Grazie ad un amico che lavora presso quella società telefonica, mi faccio raccomandare, e riesco a parlare con un operatore, al quale segnalo che ho un unico problema, vale a dire il telefono che non funziona, e mi sento chiedere "ma mi sta chiamando con il telefono che non funziona"?

Meno male che, di fronte a certe cose, la vita riserva ancora cose normali: per esempio, in questi giorni, sul giornale di Torino, appare una notizia interessante, cioè che un vigile, preso dal raptus di dare il maggior numero di multe per sosta vietata, è riuscito a darne una alla propria autovettura. Chissà se la prossima volta riuscirà a togliersi dei punti della patente, magari per avere steso qualche suora sulle strisce pedonali?

Un'ultima riflessione, sulla arcinota "Finanziaria", in molti si chiedono cosa significhi esattamente questa parola. Io avrei la seguente teoria, cioè che la parola sia stata coniata considerando che nessun riesci a capire bene che cosa "finanzi", però di sicuro , a pensarci, fa venire voglia di fare una sana scorpacciata di fagioli, e subito dopo fare "aria"......potrebbe essere la definizione giusta?

 
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STRANEZZE DA BAGNO

Post n°14 pubblicato il 04 Novembre 2006 da skarbie0

Ieri, ero presso una società di Alessandria, e ho dovuto andare ai servizi. Dopo avere ultimato il versamento, mi sono accorto che, sopra la manopola dello scarico, c'era un cartello con scritto "acqua non potabile". Mi sono chiesto se per caso qualcuno si sia sentito male dopo avere bevuto l'acqua dello scarico....in questo caso, mi chiedo se l'abbia bevuta prima o dopo avere rilasciato liquidi o solidi.

Questa situazione, me ne ha fatto tornare in mente una simpatica di qualche anno fa, avente come protagonista un consulente esterno di una nota società di consulenza del lavoro. Come noto, molto spesso questi consulenti sono dei giovani che vengono vestiti da fighetti, fanno perdere un mucchio di tempo ai dipendenti per chiedere informazioni, le mettono in delle stupende slide, e se ne guardano bene dal proporre soluzioni. In cambio, vengono però profumatamente retribuiti. Bene, questo giovane fighetto, entra nel bagno con un croissant in mano, il che già potrebbe essere strano, perchè te lo potresti mangiare prima di entrare in bagno. Comunque, entra, si sente distinto il suono della zip che si abbassa, e di inizio versamento...dopo pochi secondi, suona il cellulare...lui si mette a parlare , e mi chiedo se con una mano teneva il cellulare, e con l'altra la proboscide....con cosa tenesse il croissant. Fatto sta che, dopo un paio di minuti, tira l'acqua (era raffinato ) ed esce dal bagno, con il croissant mangiato a metà...ovviamente, torna al lavoro senza essersi lavato le mani.......che per caso con una mano tenesse il cellulare, e con l'altra contemporaneamente il lucertolone e il croissant? Non ho pensato di chiederglielo...magari lo scriveva in una slide, adducendo che poteva essere un sistema per ridurre i tempi persi di lavoro per i dipendenti......se poi i rifiuti erano solidi, avrebbe potuto usare la carta che teneva il croissant pure.....

 
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APPUNTI DI VIAGGIO

Post n°13 pubblicato il 28 Ottobre 2006 da skarbie0

La settimana inizia con un giro a Milano...spesso, quando ho tempo libero, guardo i menu dei ristoranti , per pura curiosità, o per vedere se qualcosa può attirare la mia attenzione. Bene, uno proponeva il seguente menu: antipasto, mousse di gamberi rosa con uova di Balik, o in alternativa uova di Parisi in camicia. Primo, ravioli ripieni di pomodori Piccadilly confit, con schiuma di basilico. Secondo, pollo perniciato ( o era verniciato? Non ricordo bene). Sono stato contento di non essere con un ospite straniero, e quindi di non dover tradurre il menu in altre lingue....chissà come è possibile fare capire agli stranieri come sia un pollo perniciato, o le uova Balik. 

Locale etnico di stampa messicano, in periferia di Torino. Arriva un gruppo di suonatori, che parlano italiano con accento spagnolo, avendo lo stesso effetto di farsi capire, come un pesce che voglia imitare una delle nostre ragazze televisive (il pesce rende meglio, almeno non dice cavolate). Questi musicisti, gentili, chiedono se vogliamo sentire un pezzo particolare, e guardano me....io chiedo "la monferrina", ma vedo che non è nota in Messico. Allora decidono di suonare "la cucaracha" e, per rendere meglio l'effetto finale, prendono il mio boccale di birra vuoto, e lo lanciano a rompersi nel pavimento. Se ci fosse stata ancora della birra nel boccal, penso che avrei lanciato lui di peso fuori dal locale....

Per chi come me si avvale spesso di alberghi, consiglio di fare attenzione al telecomando....io sono abituato, come molti, a spegnere la tele usando l'apposito pulsante rosso....a volte, come nel  caso di questo albergo a Firenze, il tasto rosso non serve a spegnere la tele, bensì ad accedere alla Pay Tv. Quindi, come è successo a me, può succedere che si sia convinti di spegnere, e invece appaia l'immagine di una dolce signorina completamente nuda, intenta in effusioni amorose con un cavallo....pure lui completamente nudo....

 
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DIARIO DI VIAGGIO

Post n°12 pubblicato il 21 Ottobre 2006 da skarbie0

ed eccomi impegnato in un nuovo viaggio, per una fiera a Rapallo. Inizio niente male, nel senso che, in treno, ad un certo punto vedo arrivare tre ragazze nel mio scompartimento, e chiedere un autografo. Ero già lieto per la fama ricevuta, ho pensato che fossero ragazze conosciute qui, semplicemente alla mia sinistra c'era Ugo Dighero, l'attore noto per avere recitato in RIS, e gli autografi richiesti erano i suoi.....subito dopo,  nell'andare in albergo a Recco, il tassista mi chiede "la devo venire a prendere fra quante ore?".....le prime impressioni sulla bellezza dell'albergo vengono confermate dopo poche ore, alla mattina, quando per colazione c'è un bellissimo buffet, con focaccia alle cipolle, salame crudo da affettare, e stracchino....devo però dire che il tutto abbinato ad un cappuccino, non è il meglio per iniziare.

Niente di particolare sulla fiera; invece, molto bella la cena di gala finale, allietata dall'orchestra "Ciao Mama", da me ribattezzata "Ciao Bale " dopo pochi minuti, e altrettante cover che erano in realtà degli omicidi alla musica italiana; a titolo di esempio, "l'anno che verrà" di Dalla sembrava uno yodel tirolese. La cantante era una ragazza particolare, tanto è vero che non si sono dissipati i dubbi se non fosse un travestito : le braccia sembravano quelle di Jean Claude Van Damme, le gambe quelle di un camionista. Ad un certo punto, nel ballare qualcosa di simile ad un can can, temevamo che si alzasse troppo la gonna, e si vedessero le palle. Per completare la serata, un cameriere che, come risposta ad una domanda sulla derivazione di un vino della provincia di Alessandria, mi ha risposto "non so di preciso, però le posso assicurare che Alessandria è in Piemonte" e, per finire, la soddisfazione di avere finalmente fatto colpo, attestato dall'avere ricevuto sorrisi, un occhiolino e anche un bacetto a distanza. Ho apprezzato molto la camicetta fucsia, ma purtroppo l'uomo che la portava non era di mio gradimento....mai una volta che faccio colpo su ragazze, sempre solo sui gay....

Ultima annotazione interessante : l'aver conosciuto una simpatica ragazza danese, che da qualche anno lavora a Verona, e che ha un nome tra i più diffusi in Danimarca, vale a dire Mona. Mi chiedo se la scelta di Verona per lei sia stata casuale, oppure se i responsabile del suo ente turismo volessero fare partire una persona il cui nome è una garanzia......

 
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