FLO

Qualche tempo fa, quando incontravo una donna, poteva accadere che il cuore mi battesse con grande intensità e che non ne potessi più fare a meno. Ed era bello. Sentivo la necessità di lei esattamente come dell’aria che respiro e quando lei non cera aspettavo con ansia il momento in cui avrei potuto incontrarla. E quando la incontravo la mia condizione ben poteva riassumersi nel termine felicità. Ero felice. E non avevo più bisogno di nulla perché il mio cuore era completamente appagato. Qualunque cosa materiale non era più desiderabile se non a corredo della “nostra” vita a due. L’unione era di per se appagante ed era bello persino condividere i silenzi. Silenzi mai carichi di tensione ma solo di complicità, di assoluta e reciproca fiducia. La mano di lei che stringeva la mia era carica d’amore e quando i sentimenti sono reali non occorre nemmeno parlare. L’amore si presenta da se, con tutta la sua irruenza, senza spazio per equivoci o false interpretazioni. Con il progredire dell’età adulta questo tipo di unione non è stata più possibile ma fondamentalmente è ciò a cui ancora aspiro. Non è stata possibile perché non ho più incontrato un credo nei sentimenti ma persone disposte a credere con maggiore facilità che qualcosa potrà andare male piuttosto che bene. Non è stata più possibile perché ho visto anteporre ai sentimenti “calcoli” sulla compatibilità delle vite, sulle affinità delle professioni. Non è stata più possibile perché il cinismo sembra aver prevalso sull’amore. Forse sarà un pensiero un po’ ingenuo ma continuo a ritenere, come in quell’epoca della mia vita, che il vero trasporto dei sentimenti non ammetta calcoli a priori. Il risultato è che oggi sono abbastanza solo, come tanti, e questa solitudine, qualche volta, mi fa male. Non ho rimpianti ma piuttosto un timore: che inesauribili riserve d’amore possano un giorno sparire con me senza tornare ad essere condivise. Ho il timore di non poter tornare ad essere felice e di non provare più quella leggerezza dell’anima e quel senso di appagamento. Ma non sono disposto a cedere il passo alla durezza del cuore.