KORPIKLAANI

trasferta da 30mila km


Quindicimila chilometri: da San Pietroburgo a Vladivostok. Sola andata. Giusto dei disperati o degli inguaribili ottimisti possono sperare di fare trentamila chilometri in pochi giorni con una Honda Civic vecchia di 20 anni. Ottimisti o disperati come solo i tifosi più autentici sanno essere. Come i tre che hanno seguito lo Zenit in trasferta, lo hanno visto vincere 2-0 sul Luch-Energiya, e poi all'uscita dello stadio hanno preso atto che la macchina da lì non si sarebbe più mossa, obbligandoli al ritorno coi vecchi ma decisamente più affidabili treni della Transiberiana.La passione per il calcio è condivisa da milioni di persone ma solo una minoranza è pronta a sobbarcarsi trasferte, allenamenti, pioggia in fila ai botteghini, caldo o freddo allo stadio. Una minoranza sempre meno compresa in tempi in cui la partita è ridotta a programma da gustarsi comodamente in salotto in alternativa a film e varietà: un calcio senza sapore, privo dei commenti dei vicini di posto, del sole, della pioggia, degli striscioni mai inquadrati dalle telecamere, dei cori.Un tempo erano queste erano le cose che distinguevano i tifosi dai semplici appassionati. Poi col calcio-marketing si è passati all'identificazione tifosi-telespettatori con la conseguenza di dare a ogni giorno della settimana la sua partita, riempire i palinsesti e svuotare gli stadi. Che all'incremento del prodotto e quindi alla riduzione della sua "utilità marginale" non segua la diminuzione del costo dei biglietti è un nonsenso economico. Il senso lo acquista se si comprende che chi, costretto dai prezzi esagerati, non va più allo stadio diventa un telespettatore in più.Poi dalla Siberia arriva un trio fuori dal tempo che ricorda a tutta Europa cos'erano il tifo e il calcio pre-Champions league. Il presidente dello Zenit regala ai tre una nuova autovettura. «Non sappiamo ancora chi di noi tre diventerà il proprietario. Di certo la dipingeremo coi colori bianco e azzurro dello Zenit, in modo che gli altri tifosi della nostra squadra possano identificarla immediatamente quando gireremo in città». L'amore e il tifo per la squadra sono condivisione. Altrimenti non sono.