Diario dal Kosovo

E il primo raffreddore...


   Ieri ero abbastanza contento per la prima neve caduta su Pristina. Oggi sono già meno entusiasta, perché ha smesso di nevicare, l’aria è gelida e mi sono beccato il primo raffreddore della stagione. La gita del sabato è rinviata per il freddo e ho paura che riprenderà solo ad aprile!   Alla sera Petra e io invitiamo Marco e Riccardo a cena. L’appartamento di Petra è abbastanza piccolo e per cucinare abbiamo notevoli problemi di spazio. In qualche modo ce la facciamo e spero che i nostri ospiti abbiano apprezzato. Dopo cena ci dirigiamo allo “Zanzibar”, un piccolo locale in centro che ospita sempre gruppi locali che suonano dal vivo. Incontriamo anche 4 ragazze e un ragazzo di una ONG italiana che lavora a Klina, una cittadina a circa 50 km da Pristina. Quando entriamo nel locale è ancora abbastanza presto e non ci sono molte persone. Nel giro di un’ora e dopo aver bevuto una buona birra di Peja, l’atmosfera si scalda: il locale si riempie, il gruppo comincia a suonare e la gente balla. La musica offerta non è male, anche se alcuni brani jazz sono (per me) abbastanza odiosi, mentre più interessanti sono cover rock degli Anni 80 e 90. Mentre gli altri si scatenano a ballare, il fumo fitto del locale rende ancora più difficoltosa la mia respirazione e abbandono la scena. Appena esco prendo una bella boccata d’aria, sempre più fredda. Vado a dormire starnutendo una quindicina di volte. Naten e mirë (buonanotte)