Diario dal Kosovo

Ultimo sabato in Kosovo...nel 2005!


17 dicembre   Oggi mi sono svegliato e la citta' era immersa nella neve. Questa volta non si tratta di una semplice spruzzata, di un velo sottile che sparisce in poche ore. No, questa volta sta nevicando sul serio e almeno 10 centimentri di soffice neve ricoprono gia' gli alberi, le auto e i grigi palazzi di Pristina, ora improvvisamente bianchi e candidi. Le strade, in compenso, sono estremamente sporche e fangose. Guidare, comunque, si e' rivelato piu' facile del previsto e sono riuscito senza problemi ad accompagnare Petra nell'Hotel dove questa sera ci sara la festa di Natale per i dipendenti della Raiffeisen, la banca presso la quale la mia ragazza sta facendo uno stage.    Adesso sono al Centro Don Bosco. E' gia' il 17 dicembre: questo vuol dire che sabato prossimo a quest'ora saro' a casa mia con la mia famiglia. Riabbraccero' i miei cari e mi lancero' subito in un tour-de-force culinario che mi permettera' di riprendere dubito i due o tre chili che ho perso da quando sono arrivato in Kosovo.    Piu' si avvicina la data del ritorno, piu' sono felice di tornare a casa. Infatti, la paura che a volte mi assale quando sto per molti mesi all'estero e' quella di non riuscire piu' a sentirmi a mio agio a casa mia. E' una particolare sensazione di straniamento, che mi fa sentire straniero a casa mia. Poi, pero', bastano poche ore di colloqui fitti fitti con i miei genitori, con i miei parenti, con i miei amici, e ricomincio piano piano a sentirmi a casa...solo che dopo pochi giorni riparto e allora tutto il processo ricomincia dall'inizio...Per questo motivo, la vita all'estero puo' essere estremamente interessante, ma bisogna stare attenti a non tagliare troppi ponti dietro di se', perche' potrebbe essere difficile ricostruirli dopo...Con questa nota dolce-amara chiudo e vado a godermi l'ultimo sabato kosovaro del 2005...