Diario dal Kosovo

Ritorno a Pristina


12 gennaio   Dopo meno di tre settimane di assenza, compio il percorso inverso e torno a Pristina. Parto da Roma insieme a Marco: volo Roma-Milano Malpensa, dove incontriamo Riccardo, con il quale voliamo da Milano a Skopje. Ad attenderci c’è Laura. Sono le 5 del pomeriggio. Noi quattro volontari del VIS siamo di nuovo insieme, ci raccontiamo le vacanze e pensiamo al Centro Don Bosco, al futuro e al lavoro che abbiamo davanti a noi. Alle 19 siamo di nuovo a Pristina: la città non è certo diventata più bella in questo breve tempo, però un senso di felicità e di “casa dolce casa” mi accoglie mentre passiamo in Via Bill Clinton, mentre rivedo le decine di auto dell’ONU e le paraboliche in tutti gli appartamenti. Che strano essere di nuovo nella mia camera, a Pristina. Dopo aver sistemato tutte le mie cose portate dall’Italia (molto più cibo che vestiti), vado a dormire presto. Prima di addormentarmi mi viene da pensare alla prima notte passata in Kosovo: mi sentivo un po’ spaesato, ma contento di essere arrivato. Anche adesso mi sento un po’ spaesato, ma la differenza è grande: in pochi giorni riprenderò la mia vita normale e la breve parentesi italiana mi sembrerà già distante. Non dimenticata, naturalmente, ma distante…