KRAFTWERK-MANIA

Sono passati giorni…mesi… o anni

Da quando tutto finì in una bolla di fuoco

Quando vidi mille aurore boreali

Avvolgere come un sudario

La mia amata e lontana…Terra

Terra Terra,

Madre Mia ormai perduta nella Notte

Perché l’intelligenza degli uomini è così stupida

Che ha voluto far loro credere di essere simili a Dio…

A sua immagine e somiglianza…

La stazione orbitante sarà presto…

Non so quando… la mia bara…

Quando anche le luci del mio abitacolo si spegneranno

E l’ossigeno finirà

Assieme al cibo sintetico incubato che terrà in vita

Il mio corpo ormai morto di ogni speranza e gioia

del ritorno al mio focolare ormai spento e ridotto in macerie

vedrò dagli oblò le stelle e i pianeti piangere

sul cadavere arso e ormai spento della loro amata Sorella 

 Spacelab-Diario di Bordo 21 dicembre 2058

Quando la sera che scende sulla mia metropoli

e l’ombra del crepuscolo sulla fine di un’altra giornata

Lentamente e solitarie si allungano…

voi apparite improvvisamente sulla mia strada,

creature fatate…

Figlie dei raggi di Luna.

Vedo aprirsi davanti a me universi luminosi di luce lattiginosa in infinite lontananze

nell’oscurità della notte finalmente squarciata

E ancora… miraggi e sogni che danzano sull’asfalto

Volti dolci e sorridenti di ragazze mai conosciute

Un abbraccio…una carezza e un bacio in questa artificiale quiete di luce

La notte con i suoi incubi e rimpianti con ali nere fugge via davanti a voi amate luci al neon

E io mi sento meno sola

La mia solitudine fatta di cemento armato, frasi fatte a catena di montaggio e cifre ordinate

Pare più sopportabile questa sera

Michela + Kraftwerk 

La notte nell’alba è ormai sfumata

E i suoi misteri profondi come al solito

Via con sé si è portata

E la Luna ancora appesa su nel cielo color cobalto

Curiosa osserva maliziosa

Il mondo che si sta svegliando

Tra le macchine

Che la notte e nemmeno il giorno

conoscono

Nell’aria di fresca rugiada e gocce del mattino

Le mie nuove speranze di ogni giorno

ancora vogliono rifiorire

nel Sole che sorge ancora invitto

sulle nebbie

e i fiori e la mia vita

sorridermi di nuovo paiono

quando percorro sentieri boscosi

che solo il mio unico eterno sogno conosce

e anche se fuori di me

solo asfalto bagnato e cemento armato

dentro di me scorrono ruscelli

acque di dorato cristallo

e profumi avverto

e che mi portano con l’anima

a salire verso eterni mondi di luce

dov’è il mio vero mondo.

Ma,chi sono io per viverlo finalmente un giorno?

Mi pare ancora di incontrarti

E vedere il tuo volto sorridermi

In un raggio di sole e di gioia e amore

Ma, so che ancora una volta,

La notte calerà e di buio ricoprirà di nuovo

Un giorno sfumato senza che tu a me sia venuta

INCOMPIUTA (endless…endless….)

 Infinito che svolgi davanti agli occhi miei

le tue profondità azzurre e lucenti…

Sai che niente ha avuto inizio e niente si è compiuto.

Il mio pensiero come acqua da aride sabbie inghiottita,

solo per un breve attimo

Sembra voler fare…poi svanisce

senza essere mai esistito.

Le mie speranze,

come falene dalle ali delicate,

prendono il volo

per mondi lontani.

Che solo nei miei sogni possono esistere

e vogliono afferrare la mia anima angosciata

Mondi che ogni giorno da me vi allontanate

e che mai potrò raggiungere.

Tutto è incompiuto.

Come tante bolle di sapone

scoppiano le tue illusioni…

con il passare dei miei anni.

E il sogno mio più bello

non è più sbocciato

Mezzanotte

A chi confiderò la mia angoscia

Se non al silenzio della notte….

Alle mute ombre di lemure

Che si affollano al crepuscolo…

Con  l’allegria dell’ultimo meriggio…

Che il posto lascia agli abitatori del crepuscolo.

 Mezzanotte. E un lupo ulula lontano

Oltre le colline

Che la luna, distratta, bacia

Ogni tanto dalle nubi

Che corrono verso l’infinita lontananza

Del cielo.

Il mio grido di dolore

Si perde nei beffardi cori dei grilli

Perché so

Che mai più potrò rivedere

Il tuo sorriso

Mia amata