ring pong

il confine sottile


Qual è, chiedo, il confine sottile che consente di distinguere tra la persona sollecita, premurosa, e lo stalker?Ci sono alcuni punti che non sono facili da chiarire.Naturalmente, nel dubbio ci si barrica: e questo per un verso dispiace, perchè si capisce che una scelta radicale non è mai giusta; ma si tratta di sopravvivenza.Mi fa piacere che i media pubblichino i nomi di tutti i personaggi noti che ne sono stati vittime: perchè chi è colpito da questa faccenda tende a colpevolizzarsi, ad analizzare criticamente i propri comportamenti, trovandosi responsabilità di ogni tipo.Succede. Sull'ambiente di lavoro, nei condomini, nei quartieri...E si pensa che probabilmente non si sembra abbastanza decise, abbastanza aggressive, e quindi con il proprio atteggiamento remissivo si autorizzano le persone a determinate scelte.E poi, non è semplice mettere a fuoco la situazione: prima senti solo fastidio, per una ridondanza di presenza.Poi, cerchi di evitare le occasioni di incontro: e già questa è una violenza, perchè magari vorresti passare da una parte, e invece devi FUGGIRE (è la parola giusta) eclissandoti per il corridoio secondario.Oppure da lontano ti affacci per vedere se c'è lo stalker, e passi veloce veloce.Oppure a sorpresa te lo trovi davanti e ti senti ghiacciare.Perchè ti accorgi che qualcuno ti pressa, qualcuno che, non sai come, si trova a voler forzare la tua sfera privata, e lo fa con tutta la determinazione e tutta l'inventiva che gli riesce.E ti senti soffocare, e vorresti che finisse, vorresti essere di nuovo libera...Probabilmente, la scelta giusta, a un certo punto, è sporgere denuncia.