DRAGON LANCE

Post N° 25


Una forza magica e invisibile che riecheggia nelle orecchie. La musica di un flauto che nuovamente suona. La musica infernale e divina dalla quale non si  può trovar riparo. Contro di essa a nulla valgono i poteri, né le  armi, né la volontà. Questa volta il suono è violento e tagliente, una musica cacofonica che annienta. Un richiamo infernale e l’esercito fantasma si dissolve al solo udire di quelle note.Al tramonto la vallata è ricoperta di sangue e cadaveri dilaniati. Nessun uomo è stato risparmiato dai fendenti della belva e dai colpi dei non morti: colpi così potenti e devastanti da squarciare la terra. E per coloro che non sono stati colpiti dalla spada, è stata la magia a fare da guida verso l’oltretomba. La magia in forma di folgori e spaventose visioni, e fiamme viola e rocce infuocate dal cielo.Neri avvoltoi,  corvi e sciacalli si aggirano tra i morti nell’ora del crepuscolo. Nel cielo i colori del tramonto mentre uno stormo di uccelli migra verso sud e il vento muove le fronde degli alberi.Nessuno è stato risparmiato. Nessuno vive.Poi, inchinandosi deferente al sole del tramonto, l’essere della distruzione si alza in volo.Poi quel suono tace, quel suono melodioso che ammaliava.Libertà finalmente, dopo secoli di prigionia nel suo trono di pietra e ghiaccio: per l’Angelo Oscuro dall’armatura di tenebra e argento questa è la vittoria più grande.Ma il suo volo è breve. Una forza sconosciuta lo trattiene. Le orbite sul teschio, posto sull’elsa della spada, s’illuminano l’Angelo della Distruzione si schianta a terra, il tonfo crea una voragine di dimensioni enormi ed una nuvola grigia si alza.Cerca di percepire questa nuova forza da dove arriva… lì sulla collina dove a lasciato l’ultimo manipolo di uomini a difesa del loro re. Black conosce quella forza misteriosa, in passato quel potere lo rinchiuse in quella prigione di luce che detestava, quella forza era Paladine stesso venuto in soccorso del suo eroe.“Un cavaliere benedetto” l’angelo oscuro si sentì per la seconda volta in preda all’ impotenza, non aveva calcolato che quel Re potesse essere un paladino devoto al Dio tanto odiato e temuto, allora alzò la furia di Valaar e l’alzò al cielo chiedendo l’aiuto della sua Dea Tarksiss, la Dea maledetta.Gli incavi nel teschio posto sulla spada bastarda si illuminarono di un rosso porpora, denso caldo come il sangue ed uno stormo di draghi alle spalle dell’Angelo maledetto comparve.