DRAGON LANCE

Post N° 37


la regina non si destava…“perché? “ urlo il re disperato…il piccolo elfo guardò la disperazione del re..“ l’ombra oscura sta trattenendo la sua anima con se”…non è possibile…eppure gli ho strappato il cuore, non può essere ancora in vita…“ infatti non è in vita…”dissero in coro le due streghe”è il suo spirito che sta trattenendo l’Anima di Sonnyatenendola incatenata,ora devi andare là dove nessuno ha mai osato entrare…nel regno delle anime dannate …libera l’anima di Sonnya e portarla a te…liberala mio Signore…liberala o per lei sarà la fine…”  dal blog di LuciferREdegliInferiATTO FINALEAD OGNUNO IL SUO…Dopo la carica inarrestabile, vendicatrice di Luc, l’Angelo Nero dovette arrestare la sua ascesa al trono degli inferi, non si sarebbe mai aspettato tanta tenacia da quell’essere; doveva ammetterlo: “era forte, più forte di qualunque mortale avesse incrociato il suo cammino, più forte quasi di un Dio”… L’Angelo della Distruzione però aveva capito il motivo per cui lui combatteva;  era sceso per conquistare un Mondo che a lui apparteneva di diritto, ma ritornò sconfitto in una battaglia senza eguali, ma con un’arma in più, ora sapeva… ora sapeva il suo nemico a cosa mirava, quale era il tesoro che bramava, sapeva bene che, perdere una battaglia non significava aver perso la guerra e un ghigno comparve su quel volto angelico. Su quel campo aveva lasciato il suo corpo dilaniato dal RE, ma questo non era un problema perché lui con la sua magia nera, con la sua magia da negromante poteva avere tutti i corpi che voleva e si sarebbe reincarnato in un corpo di un giovane e potente e possente cavaliere dei draghi. L’indomani nella Grande Torre delle arti divinatorie, un tempo appartenuta a chierici di luce e sapienti maghi dalle vesti bianche, si compiva un rito oscuro, un rito macabro avveniva il sacrificio di Berardin un cavaliere devoto a Paladine, Dio delle sacre scritture. Dopo urla e lente agonie il corpo del prode cavaliere venne reso esanime per dar posto ad un potente Signore, il Signore dell’oblio, lui, l’unico essere capace di vivere tra vita e morte, l’unico essere capace di vivere per millenni, in un angolo del mondo senza farsi notare, ma capace con un dolce requiem di scaricare tuoni fulmini e tempeste era tornato, era Il Signore Della Distruzione. La Grande Torre era fatta di alabastro nero, immersa in una foresta incantata e chi la scorgeva da lontano per la prima volta gli sarebbe sembrato di aver visto un dito che sbucasse dal terreno, come se stesse lì ad indicare l’unica luna che non si potesse vedere Nuitari la luna nera. Dalla stanza piu in alto della torre c’era il Signore Oscuro che scrutava l’orizzonte consapevole che da lì a poco orde di nemici si sarebbero insinuati dentro la foresta per venire a riprendere quell’anima l’anima di Sonnya. L’Angelo Nero alzò gli occhi al cielo per scorgere Nuitari, per cercare conforto in quella luce oscura che solo chi è devoto alle vestigia oscure può scorgere, e una trama nella sua mente iniziò a tessersi, era un piano di difesa e di attacco.