DRAGON LANCE

Post N° 40


Luc ormai era nella sua tenda per comprendere con i suoi maghi come potesse un oggetto tanto piccolo cambiare quelle sorti che sembravano inarrestabili. I maghi e le streghe sfogliavano i libri antichi e vecchie pergamene quelle che contenevano i segreti delle pozioni e degli oggetti unici alla fine la strega trovo l’oggetto in questione. Il tulipano di cristallo era un oggetto potente era un portale dal quale venivano richiamate le creature e gli eroi del passato ma una volta utilizzato il portale si richiudeva  portando con se l’oggetto tanto ricercato dagli esseri viventi, purtroppo il libro riportava solo le capacità dell’artefatto e poi spiegava che solo un essere con le conoscenze della magia bianca e con la sapienza del linguaggio delle antiche rune poteva aprire quel portale. Le rune erano sotto i loro occhi ma nessuno di loro poteva decifrare quel linguaggio antico come il tempo. Nel frattempo Luc si addormentò guardando la fiammella della candela che si stava ormai spegnendo.  Sonnya veniva verso di lui sorridendo, era felice, a Luc mancava il respiro. Rivederla dopo tanto tempo dopo che i secondi vogliono dire una vita, e adesso averla lì di fronte senza riuscire a dire una parola, i suoi occhi brillavano, Sonnya capì, si avvicinò al cavaliere e lo abbracciò. All’orecchio di Luc arrivarono delle parole fioche ma che sarebbero rimaste scritte nel suo cuore per l’eternità. “ Luc ascolta questa è la mia magia che mi porta nel tuo sogno, sono ancora debole quindi fai bene attenzione a quello che ti sto per dire. Un essere è riuscito a liberarmi aveva le sembianze di una bambina elfica ma so bene chi ella sia, è la dea che ho sempre pregato e venerato. So che te hai bisogno di me come io di te quindi adesso mi dirai dove ti trovi io non ho molta magia per individuarti quindi mi dovrai aiutare”. Il paladino della luce narrò tutte le cose che successero dal momento che lei non fu più al suo fianco fino alla disfatta dell’esercito in pochi istanti e gli disse la sue dislocazione, poi più nulla solo silenzio