Creato da kug76 il 27/04/2006
Un urlo nel vuoto
Ovvero, la testimonianza mai ascoltata di un tifoso col sangue viola
Creato da kug76 il 27/04/2006
Un urlo nel vuoto
Ovvero, la testimonianza mai ascoltata di un tifoso col sangue viola « Gruppo Roma | Quando la realtà è un'altra » |
Torno a parlare di questo best-seller. In questo caso però parlerò del film diretto da Ron Howard che uscirà oggi in contemporanea mondiale (tranne qualche paese).
Soprattutto mi fermerò a discutere di un solo aspetto, visto che il film lo vedrò tra una settimana: la campagna denigratoria perpetrata contro il libro e il film.
Siamo tutti daccordo che sia una storia, non vogliamo discutere sulla veridicità o meno. E' risaputo che lo scrittore Dan Brown, storico dell'arte e figlio di un matematico, è tutto fuorchè un avventato. Nella stesura dei suoi thriller, perchè di questo si tratta, si è sempre avvalso di aiuti e consigli delle controparti delle pseudo-teorie dei suoi libri. Tant'è che, nel Codice Da Vinci, ha chiesto aiuto sia ad un membro "operativo" che ad un ex dell'Opus Dei.
Quello che disturba i benpensanti religiosi o meno è il grande successo riscosso dai suoi libri. Forse c'è un "pericolo" per alcune persone, ma tante religioni (vedi quella di Scientology) sono partite da un libro. Dan Brown non vuole certamente questo.
Quello che disturba me è che ieri sera, nella trasmissione televisiva Porta a Porta che parlava del Codice, non ci fosse contraddittorio. Cosa ancor più spiacevole erano le risatine di scherno che gli "ospiti" facevano dopo ogni servizio sui Templari, il Priorato ecc., come se fossero i primi a temerne l'esistenza, passata o presente che sia. Certo, non l'ho visto tutto e non posso giudicare a pieno, ma devo raccontare l'intervento di Philippe Daverio, un buffo personaggio con un improbabile farfallino. Lui
dovrebbe essere un critico d'arte moderna. Già questo scaturisce una domanda: che c'entra con Da Vinci?
Non dilungandomi troppo sulle corbellerie uscite dal sopracitato tizio, che contestava anche il fatto che Leonardo fosse un tipo geniale, voglio porre l'accento su due cose:
Questa, come tante mie esternazioni, rimarrà tale. Forse se mi commento da solo...
Soprattutto mi fermerò a discutere di un solo aspetto, visto che il film lo vedrò tra una settimana: la campagna denigratoria perpetrata contro il libro e il film.
Siamo tutti daccordo che sia una storia, non vogliamo discutere sulla veridicità o meno. E' risaputo che lo scrittore Dan Brown, storico dell'arte e figlio di un matematico, è tutto fuorchè un avventato. Nella stesura dei suoi thriller, perchè di questo si tratta, si è sempre avvalso di aiuti e consigli delle controparti delle pseudo-teorie dei suoi libri. Tant'è che, nel Codice Da Vinci, ha chiesto aiuto sia ad un membro "operativo" che ad un ex dell'Opus Dei.
Quello che disturba i benpensanti religiosi o meno è il grande successo riscosso dai suoi libri. Forse c'è un "pericolo" per alcune persone, ma tante religioni (vedi quella di Scientology) sono partite da un libro. Dan Brown non vuole certamente questo.
Quello che disturba me è che ieri sera, nella trasmissione televisiva Porta a Porta che parlava del Codice, non ci fosse contraddittorio. Cosa ancor più spiacevole erano le risatine di scherno che gli "ospiti" facevano dopo ogni servizio sui Templari, il Priorato ecc., come se fossero i primi a temerne l'esistenza, passata o presente che sia. Certo, non l'ho visto tutto e non posso giudicare a pieno, ma devo raccontare l'intervento di Philippe Daverio, un buffo personaggio con un improbabile farfallino. Lui
dovrebbe essere un critico d'arte moderna. Già questo scaturisce una domanda: che c'entra con Da Vinci?
Non dilungandomi troppo sulle corbellerie uscite dal sopracitato tizio, che contestava anche il fatto che Leonardo fosse un tipo geniale, voglio porre l'accento su due cose:
- dice che il Priorato di Sion è stato fondato nel 1956, liquidando subito la possibilità che Leonardo fosse stato un Gran Maestro dell'ordine. Il Priorato di Sion di cui si hanno notizie storiche certe è stato effettivamente fondato il 7 maggio 1956 ad Annemasse da Pierre Plantard. Il romanzo di Dan Brown prende per vera la teoria della sua esistenza dal XXII secolo. In questa ipotesi, Da Vinci è successivo. Forse non sa che è una ipotesi di un libro, che comunque ha basi vere quanto false (diciamo è un po' come la Tavola Rotonda). Ritenerla una bufala, così per partito preso, mi pare eccessivo. Una teoria può ritenersi falsa solo nell'ipotesi di dimostrare il contrario.
- fatto ben più grave: ritenere che coloro che minimamente sono affascinati alle storie medievali di Graal, Templari e compagnia bella sono "persone di una bassa/media scolarizzazione". Il signor Daverio non si può permettere di dare dell'ignorante, solo perchè ha fatto la Bocconi. C'è chi ancora crede nei miracoli, ma io non lo critico per questo.
Questa, come tante mie esternazioni, rimarrà tale. Forse se mi commento da solo...
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La...
Inviato da: Topkapy1973
il 21/12/2007 alle 19:04
V I O L A !!!!
Inviato da: wonderME
il 29/12/2006 alle 17:38
ma a chi parlo a fare?
Inviato da: kug76
il 10/06/2006 alle 18:37
Lo so lo so... te l'ho detto, ci sto male, vogliano farmi...
Inviato da: kug76
il 30/05/2006 alle 14:39
non è proprio così..bisogna iniziare a pensare che anche...
Inviato da: ku.ntz
il 30/05/2006 alle 14:33
Inviato da: Topkapy1973
il 21/12/2007 alle 19:04
Inviato da: wonderME
il 29/12/2006 alle 17:38
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