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Santa Lucia.


                                  
13 Dicembre Santa Lucia.Di famiglia nobile, nacque a SiracusaNon si conosce la dataDopo che le apparve in sogno S.AgataLucia decise di farsi suora e di rinunciare aisuoi averi.Abbandonando l'idea del matrimonio,provocò l'ira del suo fidanzato paganoche denunciò la sua cristianità.Fu sottoposta a diverse torture,cosparasa di pece bollente,posta sull brace ardente, trascinata da una coppia di buoi,condotta in un lupanare (antichi luoghi di piacere)Volendo sfuggire a questi tormenti si strappo gli occhi,dopo atroci tormenti, la sua anima trovò pace.Il corpo della donna mozzato della testa,questa era la fine cui erano sottoposti i nobilivenne portato a Costantinopoli.Le spoglie della santa si trovano oggi a Venezia, recuperate dal Doge, quando Costantinopoli cadde sottoi crociati, La Santa viene raffigurata con un piatto,o una coppa in cui sono posti i suoi due occhi.Considerata protettrice degli occhi e della vista è particolarmente venerata anche a Palermo.Pitrè scrive che la patrona "serba sani gli occhi dei suoi devoti", quando questi fanno penitenza  evitando di mangiare pane e pasta il 13 dicembre.Per  santa Lucia come è da tradizione, a Palermo sullatavola non ci sono nè pasta,nè pane,nè carne."Santa Lucia pani vurria; Pani nun n'aiu, accussì mi staju"(Santa Lucia, vorrei il pane; pane non ho, e così sto).Secondo un'antica leggenda una terribile carestia minacciava la città di Palermo, quando nel giorno di Santa Lucia, approdò alla Cala una nave carica di frumento, che scongiurò l’avverarsi della nefasta calamità. Stremata dalla fame la popolazione, venuta in possesso del prezioso carico, non volendo attendere che il grano venisse macinato,  lo mise subito a bollire e lo mangiò così, intero, condito con olio e sale.Così veniva preparato in molti posti dell'isola.In città, invece, dove da quel giorno la festa della Santa fu celebrata con particolare devozione, l’usanza si trasformò a poco a poco e il frumento, invece di essere soltanto bollito, fu condito con latte e con ricotta e diventò famoso il dolce che il giorno di Santa Lucia non manca in nessuna casa palermitana: la cuccia”.Arrivando ai giorni nostri ....Con la classica esagerazione che cidistingue, in questo giorno, noi palermitani mangiamo,la cuccia, le arancine di riso, il gattò di patate, (gateau)l'allesse,(castagne lessate con fichi secchi), le panelle...Alla faccia della penitenza....P.S. In questo giorno le persone chefiniscono al pronto soccorso, per fortibruciori allo stomaco e disturbi gastro-intestinali in generale,sono migliaia....