di tutto un pò

Professioni, uomini e diritti


Un noto direttore di giornale viene accusato per  diffamazionee per questo viene denunciato  e successivamente condannatoad una pena detentiva di 14 mesi.Il direttore si dimette accettando nobilmente la condannae rifiutando qualsiasi pena alternativa come la pena dirieducazione o riabilitativa che, in genere, si impone ai drogati,come lui stesso ha dichiarato:" le idee non si possono e nonsi devono  rieducare."Se questo viene messo in atto viene abolito" democraticamente"la libertà di pensiero, parola , opinioni e conseguente  stampa,viene abolito l'articolo 21 della nostra costituzione "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero conla parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa nonpuò essere soggetta ad autorizzazioni o censure". L'unico limite esplicito è posto nelle manifestazioni (a stampa, di spettacolo o di qualsiasi altro genere) "contrarie al buon costume" rispetto alle quali "la legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni".La libertà di manifestazione del pensiero - in uno sforzointerpretativo dell'articolo 21 - abbraccia oggi la libertà diinformazione, di espressione, di opinione, di stampa; la libertà e ildiritto di cronaca e di critica nonché il diritto dei cittadiniall'informazione. Nella sentenza 15 giugno 1972 n. 105 la Cortecostituzionale definisce espressamente il lato attivo della libertà dimanifestazione del pensiero come "libertà di dare e divulgarenotizie, opinioni, commenti" e il lato passivo come "interessegenerale, anch'esso indirettamente protetto dall'articolo 21, allainformazione; il quale in un regime di libera democrazia, implicapluralità di fonti di informazioni, libero accesso alle medesime,assenza di ingiustificati ostacoli legali, anche temporanei, allacircolazione delle notizie e delle idee". Le convenzioni e i patti internazionali rafforzano in Italia la tutela deidiritti fondamentali della persona anche nel campo della libertà dimanifestazione del pensiero. Poi vi sono reati gravi come l'abuso di soldi pubblici spesi per fini propri,Persone che hanno usufruito di soldi dei cittadini per i loro comodi; Riassumendo ci ritroviamo ad abolire un diritto inviolabile di un cittadinoe non si condanna chi fa molto peggio. e ditemi se questa è democrazia.^_^