di tutto un pò

Scuola e famiglia!


Tutti quelli della generazione degli anni 65, 66, 67, 68 hanno avuto una disciplina austera sia da parte dei genitori sia da parte degli insegnanti.I genitori ,figli del dopoguerra, esigevano come tutti i genitori,  una educazione sociale e scolastica in modo da poter attingere a  qualunque lavoro più elevato di quello che facevano loro, in quegli anni.E' inutile dire che la stragrande maggioranza degli italiani di quel periodo erano i contadini, artigiani, manufatturieri ecc. ecc. Ogni genitore spera che il proprio figlio abbia una cultura affinché possa progredire.L'austerità degli insegnanti di allora ha fatto sì che i genitori delle seguenti generazioni siano più indulgenti con i figli, soprattutto dopo  Il cosiddetto"68"......In quegli anni vi erano , nelle scuole, le punizioni: riga in mezzo al palmo delle mani,umiliazioni pubbliche, ecc.Poi grazie al 68 e non solo la scuola ,come istituzione ,si è evoluta, pur rimanendo sempre e comunque una istituzione.Tuttavia in questi ultimi anni si sono invertite le cose,la scuola sta perdendo istituzionalità ; mentre  i giovani  di allora avevano un minimo rispetto per i professori oggi è l'esatto contrario!I giovani hanno una prevalenza sui docenti , e se questi ultimi  non interagiscono in un determinato modo rischiano minacce  all'interno di un sistema che , se non si è attenti, sistema non lo si può più definire.Tutto ciò che è stato evidenziato rappresenta solo una premessa di un argomento del quale oggi .grazie ad una preside di scuola medie superiore,si sta molto discutendo.A potenza una preside di una scuola ha punito alcuni alunni  per aver abbandonato l'aula , , infliggendo una punizione tipica:i giovani in questione  devono  fare dei lavori da  spazzini per alcune ore.Gli alunni in questione si sono giustificati e, alcuni di loro si sono ribellati, in quanto il loro gesto era motivato dal fatto che vi erano i termosifoni spenti in aula.Dare voce ai giovani  deve essere un dovere da parte di tutti noi adulti, genitori e insegnanti; la scuola dopo la famiglia sono delle istituzioni e tali devono rimanere ,ma non bisogna sminuire le necessità e i bisogni dei giovani. tuttavia  questo aneddoto piuttosto singolare ha destato scalpore. Secondo voi  questa  particolare punizione potrebbe essere, in alcuni casi, formativa??http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=41720&action=view