di tutto un pò

Posso morire e posso dire di aver incontrato un amico, anche solo per un minuto


Circa un mese fa incontrai un'amica, più che amica era una conoscente del periodo adolescenziale, vivevamo nella stessa zona della città, ci si conosceva per le nostre famiglie ma non ci frequentavamo, allora.Ci salutavamo , ma  a parte qualche chiacchiera di circostanza , non andavamo oltre, l'una non si slanciava più di tanto nell'altra.Un sabato pomeriggio andai a fare la spesa, mio marito era al lavoro con il turno pomeridiano e la serata di quel sabato era predestinata a guardare un film o a leggere alcune pagine di un libro .Incontrai questa conoscente e tra una chiacchiera di circostanza e l'altra ci ritrovammo a fare quattro passi insieme, io avevo la busta della spesa , decidemmo di portare  la spesa a casa e di fare una passeggiata.Lei è abituata ad uscire tutti i sabato,in genere va a ballare con il marito e frequenta una scuola di ballo di coppia,io invece  frequento  la stessa scuola di ballo, ma poichè a mio marito non piace ballare, faccio il corso di ballo di gruppo ,spesso ci incontravamo all'uscita e scambiavamo il sorriso e il saluto. Poi questo fatidico sabato ci ritrovammo insieme a passeggio per il centro intorno al quale abitavamo;non troppo distanti nè troppo vicine.E tra una battuta e l'altra ci proponemmo di rifare l'esperienza, l'uscita serale era dalle 19 alle 20,30 -21.Lei mi disse che tutti i giorni usciva per scaricarsi della giornata e per fare attività fisica, un modo per smaltire; sia con il freddo, con la pioggia  e con il vento, io le confidai che anche a me piaceva farlo ma non trovando nessuno con cui condividere, spesso rinunciavo; anche se a me, in modo particolare, faceva bene alla salute fisica, più che mentale, poichè l'attività fisica per il mio corpo dovrebbe essere essenziale.E fu così che iniziava la nostra esperienza.Per la settimana seguente lei non faceva altro che ringraziarmi, per aver accettato la sua proposta, per avermi conosciuto e tanto altro, io ringraziavo e rabbrividivo.Non mi era mai capitato una cosa del genere, sono stata sempre scettica, non mi fido facilmente  e lo dico a ragion veduta....Da allora quando non si va a ballare si va a passeggiare per circa 1 ora, 1 e mezzo.Ovviamente nella condivisione del passeggio, nel centro storico della città,la parte più alta, la parte arroccata sotto la collina, con viottoli in salita , senza rumori, senza traffico ,senza macchine , con un panorama mozzafiato, un silenzio tale da parlare sottovoce altrimenti la nostra conversazione sarebbe stata motivo di distrazione per gli abitanti, oltre ad essere di dominio pubblico e non privato,si condividono fatti e misfatti della propria vita, a volte personale ma rispettando dei limiti, e a volte storie famigliari che ci accumunavano. Insomma quel luogo sembra un paesello a parte dove lungo il percorso si potevano confidare cose che nella città non lo avresti mai fatto.Oserei definirlo il borgo dei segreti, il borgo di cose che non diresti a nessuno.Io lo conoscevo solo perchè , quando ero piccola , mia zia o mia mamma ,durante le processioni pasquali, si percorrevano queste stradine.Lei mi parlava e mi diceva cose di famiglia, fatti e misfatti dei rapporti con i genitori, e i fratelli, quando l'ascoltavo mi rendevo conto di ascoltare me stessa,con tutto quello che mi succedeva sotto il profilo emozionale; io l'ascoltavo , ogni tanto introducevo una piccola parte della mia storia per far comprendere che c'era qualcosa che, forse succede in tutte le famiglie, all'improvviso gli occhi mi si riempirono di lacrime ,lei mi disse di non farlo ma pianse anche lei, fermandomi e guardandola negli occhi mi resi conto che stavo provando un sentimento di straordinaria bellezza, una emozione che nonostante i miei 47 anni non mi era mai capitata.Aveva posto in me tutta la fiducia,quello che mi diceva lo aveva detto solo al suo padre spirituale.Senza entrare troppo in merito alle questioni famigliari e personali  mi resi conto, tornando a casa, che l'amicizia fra due persone può esserci, ma io fino a ieri 4 maggio 2013 non lo avevo creduto, può finire, per svariati motivi ma almeno si può morire dicendo a se stessi che per qualcuno sei stata un'amica e viceversa.Avevo sempre avuto l'impressione che questa attuale amica non avesse problemi, sorrideva sempre a tutti, la battuta per tutto  e io invece mi facevo sempre pippe mentali per non sapermi relazionare con il mondo, nonostante facessi di tutto per compiacere il mondo tutto.Allora deduco che Tizio che frequento attualmente, anche solo per una semplice passeggiata é Mio "AMICO"e non lo è caio, che rappresenta un'amicizia storica di circa 17 anni, dove le nostre battute di scambio sono solo basate su cose frivole, fra sorrisi e complimenti( e io so che sono fasulli), su discorsi leggeri e privo di senso.....