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L'arrivo a San Francisco


Sul volo da Philadelphia a San Francisco nessun imprevisto ma una sorpresa: riesco subito a scambiare due chiacchere con una americana dai linaementi orientali molto carina seduta accanto a me sull'aereo.Dopo l'atterraggio mi dirigo a prendere la metro che mi condurra' in citta'. Anzi per essere precisi c'e' un treno circolare che mi conduce a prendere la metro.Arrivato alla mia fermata la situazione non e' delle migliori. Non so se qualcuno si ricorda la stazione centrale dei bei tempi: in giro si vedevano solo drogati e barboni! Per fortuna un passante, un ragazzo, si offre per accompagnarmi. Mi dice di tenere gli occhi ben aperti e mi racconta che la settimana precedente c'era stato un omicidio per ragioni di droga.Insomma, non esattamente il massimo dell'accoglienza.L'ostello alla fine non era male, a parte che le stanze erano piccolissime. I miei compagni di stanza sarrebbero stati un musicista/programmatore spagnolo con origini colombiane e un cannaiolo francese con un sacco di amici sempre fissi nella mia stanza. Quando arrivi in un posto dopo 17 ore di viaggio (e sei sveglio circa 30) non fa molto piacere avere molta gente intorno.La prima cosa che ho pensato e' stata 'ma perche' non mi sono premotato l'albergo per i fatti miei!?!'Fatto sta che alle 20 ora locale io gia' ronfavo alla grande: in italia erano le 5 del mattino!