City Lights

Gino Bartali


Ciao a tutti, oggi nel giorno del suo compleanno voglio parlare di uno dei più grandi campioni del ciclismo che ha mai calcato le strade italiane e internazionali, il grande Gino "Ginettaccio" Bartali.Non voglio soffermarmi su le sue vittorie e le sue grandi imprese al Giro e al Tour, per questo vi rimando a Wikipedia e nemmeno agli storici duelli con l'amico/nemico Fausto Coppi quanto a quello che ha dato a uno sport che in quegli anni appassionava un intero paese colpito dalla guerra e dalla conseguente crisi del dopoguerra...
Era uno sportivo vero, appassionato a uno sport che era l'emblema del suo modo d'essere, tutto fatica e ,almeno in quegli anni, ancora vergine dalla piaga che lo sta colpendo in questi anni, il doping. Proprio su questo Bartali dopo la fine della sua carriera si era spesso scatenato in grandi polemiche contro tutto il mondo del ciclismo, ma aimè senza grandi risultati visti gli ultimi sviluppi.A questo proposito è curioso che il compleanno di questo grande campione cada il giorno dopo l'ennesimo caso di doping al Tour de France e proprio l'astro nascente del ciclismo italiano Riccardo Riccò è stato trovato positivo a una sostanza proibita... Quando si dice il fato...Bartali ha incarnato per tanti, appassionati di ciclismo e non, il modello del campione operaio e sopratutto del campione nello sport e nella vita, da ricordare che durante la guerra aiutò centinaia di ebrei trasportando documenti nascosti nel telaio della sua bicicletta e per questo venne ricercato dalla polizia fascista ma che nel 2006 gli fece meritare gli fece meritare la medaglia d'oro al valore civile consegnata alla moglie dal Presidente della Repubblica. Epocali sono state le sue sfide con Coppi che prima è stato suo gregario per poi diventare lui il corridore di punta della squadra e vincere un Giro d'Italia spronato dal grande Gino che nel frattempo era stato "declassato" a gregario e questo fa vedere un'altra dote dei veri campioni, l'umiltà e saper mettersi da parte per una giusta causa e non fare ostruzionismo per voler a tutti i costi primeggiare, doti al momento piuttosto rare nello sport in generale.Sono questi i campioni di cui uno sport malato come il ciclismo avrebbe bisogno e forse non solo il ciclismo, ma penso non si possa solo vivere di ricordi ma agire e fare qualcosa sopratutto per uno sport che gli italiani amano tanto e dove l'Italia ha sfornato tanti campioni come il grande Ginettaccio Bartali...Vi lascio con il tributo di Paolo Conte al ciclista toscano con la canzone " Bartali".Buon Week end a tutti e a presto...