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Tributo ai grandi del passato e non solo...

 

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Isaac Asimov - Preludio alla Fondazione

Post n°27 pubblicato il 17 Settembre 2008 da kutterboy
 
Tag: Letture

Eccomi qua, non scrivo da parecchio anche se le vacanze mi hanno abbandonato da tanto ormai, ma proprio il ritorno al lavoro e i vari impegni (e anche la poca voglia di scrivere...) mi hanno tenuto lontano da queste pagine...
Durante le vacanze oltre a una forte dose di riposo, che ci voleva davvero, ho divorato diversi libri, per non perdere il vizio come si suol dire, ma quello che mi ha più impressionato è stato "Preludio alla Fondazione" di Isaac Asimov.

Si tratta del primo capitolo della saga della Fondazione, e narra dell'inizio del viaggio del protagonista Hari Seldon, un matematico che ha teorizzato una nuova scienza che permette di prevedere il futuro grazie a calcoli matematici e esperienze storiche, la Psicostoria... Questa scienza sarà la chiave di tutta la saga e Hari Seldon dovrà fuggire dai numerosi personaggi che vogliono impadronirsi di questo potente mezzo per poter poi dominare su tutti... La storia si svolge quasi 20000 anni avanti a noi, quando la galassia è un colossale impero in crisi con più di 25 milioni di mondi da governare e dove la Terra non esiste più ed è solo una leggenda per alcuni abitanti dei vari pianeti che la ricordano come il pianeta d'origine e nel quale molti vorrebbero fare ritorno per avere la propria indipendenza...

Questo è stato il primo libro di Asimov che mi sono avventurato a leggere, incuriosito da un genere che in contesti extra-letterari mi ha sempre affascinato... Penso di avere fatto centro visto che l'ho divorato e sono stato del tutto assorbito dalla lettura di questo capolavoro e dall'universo che Asimov è riuscito a creare, con le varie diversità dei popoli che lo popolano che se ci pensiamo bene sono le diversità che caratterizzano le varie etnie nel Mondo...

La lettura di questo libro mi ha convinto che questo autore è quello che ha più influenzato le generazioni che dopo di lui hanno iniziato a fare fantascienza nei vari contesti... Penso che Lucas durante la stesura delle sceneggiature di Star Wars si sia rifatto a quello che aveva scritto Asimov, Star Trek idem visto che nel primo film lo stesso autore era il consulente tecnico che consigliava il regista nelle scelte scientifiche...
Anche se ho letto poco (ma continuerò di certo...) penso che Asimov sia un genio assoluto, non solo della fantascienza ma della letteratura in generale, capace di immergere il lettore in un universo impressionante e utilizzarlo per parlare e a volte criticare la civiltà moderna...

Mi sento di consigliare a tutti la lettura di questo autore, senza riferimento a una particolare opera ma magari leggere in ordine cronologico le sue 3 saghe più importanti: Saga dei Robot, Dell' Impero e Della Fondazione...
Vi lascio il link della pagina di Wikipedia che parla di Asimov per avere anche la bibliografia cronologica...
Ciao a tutti e a presto...

 
 
 

Paulo Roberto Falcao

Post n°26 pubblicato il 15 Agosto 2008 da kutterboy
 

Scrivo questo post dedicandolo alla mia amica Mari_81 in quanto tifosa Romanista, parlando di uno dei più grandi idoli della curva Sud dello Stadio Olimpico, soprannominato "l'ottavo Re di Roma" e cioè il divino Paulo Roberto Falcao...
E' stato uno dei grandi campioni che il campionato italiano ha avuto la fortuna di ospitare durante i favolosi anni 80, quando il nostro era il campionato più bello del mondo e grazie alla sua classe e il suo gioco ha avuto il grande merito di migliorarlo...
Cresciuto calcisticamente nell'Internacional di Porto Alegre è il prototipo del centrocampista che tale scuola brasiliana ha continuato negli anni a sfornare (dopo di lui Dunga e Emerson per fare due nomi a caso...), giocatori poco "brasiliani", tecnici ma estremamente utili alla squadra e poco propensi ai leziosismi e ai numeri funambolici fini a se stessi...
Arriva alla Roma nell'estate del 1980 con pochi squilli di tromba ma fa vedere subito che il suo apporto sarà fondamentale alla causa capitolina... La Roma era già forte e vantava oltre al "divino" anche giocatori del calibro di Conti, Nela, Ancelotti e Pruzzo e si avveleva di un tecnico esperto come Nils Liedohlm, con cui Falcao aveva un rapporto di stima e amicizia, creata da un grande presidente quale era Dino Viola... Con la squadra della capitale arriva a vincere lo scudetto 1984 dopo aver subito la sconfitta più pesante della carriera proprio contro la nazione che lo stava ospitando, quel famoso Brasile-Italia 2-3 dei fantastici (per noi italiani...) mondiali 1982... L'esultanza del suo gol del momentaneo 2-2 ha fatto soffrire tanti tifosi italiani e romanisti ma non bastò a fermare Pablito Rossi e l'Italia che divenne poi Campione del Mondo...
Dopo lo scudetto la squadra fu rafforzata dall'acquisto di Cerezo, altro verdeoro, e Ciccio Graziani che aiutarono Falcao e la Roma ad arrivare alla finale di Coppa Campioni proprio a Roma contro il Liverpool... La partita finì 1-1 dopo il gol di Neal per gli inglesi e Pruzzo per i capitolini... Si arrivò ai rigori e lì prima Conti e poi Graziani furono stregati dalle finte e le provocazioni del portiere Sudafricano Grobbelaar e sbagliarono dal dischetto consegnando la coppa agli inglesi... Falcao non tirò e questo fece scalpore proprio perchè un campione come lui non aveva mai evitato di prendersi carico di tali oneri... Due stagioni dopo Falcao, dopo una stagione quasi completamente saltata per un grave infortunio al ginocchio, lasciò la Roma che rescisse il contratto poichè il campione brasiliano non si era sottoposto alle visite mediche, e ritorna in patria alla corte del San Paolo giusto in tempo per vincere un titolo brasiliano e essere convocato per il mondiale '86 come riserva...

Un Campione amato dalla gente, sopratutto di Roma, e rispettato da tutti i suoi compagni e colleghi calciatori che vedevano in lui, oltre che un fenomeno, un uomo tutto d'un pezzo e una brava persona... Non si è mai lasciato andare alla vita "regale" del calciatore moderno fatta di lusso, donne e notti brave nei locali, ha condotto una vita privata molto riservata e lontana dalle luci dei flash, proprio come il suo stile di gioco, mai sfarzoso ed eccessivo ma pratico e utile al bene di tutti...

Falcao rimane uno dei più grandi campioni che abbiano mai calcato i campi , non solo italiani, con la sua grande visione di gioco, che a volte poteva sembrare preveggenza, i suoi inserimenti e il suo stile di gioco votato al bene della squadra e mai a primeggiare personalmente con grandi giochi di prestigio tipici dei suoi compatrioti odierni, sicuramente più spettacolari ma di certo meno aggraziati e meno geniali del divino Paulo Roberto...

Come mia consuetudine vi lascio un piccolo omaggio all' ottavo re di Roma trovato su Youtube...
Buona notte a tutti e alla prossima...

 
 
 

Un concerto da ricordare...

Post n°25 pubblicato il 20 Luglio 2008 da kutterboy

Teatro degli Arcimboldi - Milano - 19-7-2008
Gran giornata e gran concerto... Se fossi stato nel fonico avrei alzato un pò il volume, ma va bene così...
Peccato non abbia fatto anche questa stasera, avrebbe aggiunto qualcosa a un concerto già bello di per sè...



Notte a tutti...

 
 
 

Gino Bartali

Post n°24 pubblicato il 18 Luglio 2008 da kutterboy
 

Ciao a tutti, oggi nel giorno del suo compleanno voglio parlare di uno dei più grandi campioni del ciclismo che ha mai calcato le strade italiane e internazionali, il grande Gino "Ginettaccio" Bartali.
Non voglio soffermarmi su le sue vittorie e le sue grandi imprese al Giro e al Tour, per questo vi rimando a Wikipedia e nemmeno agli storici duelli con l'amico/nemico Fausto Coppi quanto a quello che ha dato a uno sport che in quegli anni appassionava un intero paese colpito dalla guerra e dalla conseguente crisi del dopoguerra...

Era uno sportivo vero, appassionato a uno sport che era l'emblema del suo modo d'essere, tutto fatica e ,almeno in quegli anni, ancora vergine dalla piaga che lo sta colpendo in questi anni, il doping. Proprio su questo Bartali dopo la fine della sua carriera si era spesso scatenato in grandi polemiche contro tutto il mondo del ciclismo, ma aimè senza grandi risultati visti gli ultimi sviluppi.
A questo proposito è curioso che il compleanno di questo grande campione cada il giorno dopo l'ennesimo caso di doping al Tour de France e proprio l'astro nascente del ciclismo italiano Riccardo Riccò è stato trovato positivo a una sostanza proibita... Quando si dice il fato...

Bartali ha incarnato per tanti, appassionati di ciclismo e non, il modello del campione operaio e sopratutto del campione nello sport e nella vita, da ricordare che durante la guerra aiutò centinaia di ebrei trasportando documenti nascosti nel telaio della sua bicicletta e per questo venne ricercato dalla polizia fascista ma che nel 2006 gli fece meritare gli fece meritare la medaglia d'oro al valore civile consegnata alla moglie dal Presidente della Repubblica. Epocali sono state le sue sfide con Coppi che prima è stato suo gregario per poi diventare lui il corridore di punta della squadra e vincere un Giro d'Italia spronato dal grande Gino che nel frattempo era stato "declassato" a gregario e questo fa vedere un'altra dote dei veri campioni, l'umiltà e saper mettersi da parte per una giusta causa e non fare ostruzionismo per voler a tutti i costi primeggiare, doti al momento piuttosto rare nello sport in generale.

Sono questi i campioni di cui uno sport malato come il ciclismo avrebbe bisogno e forse non solo il ciclismo, ma penso non si possa solo vivere di ricordi ma agire e fare qualcosa sopratutto per uno sport che gli italiani amano tanto e dove l'Italia ha sfornato tanti campioni come il grande Ginettaccio Bartali...

Vi lascio con il tributo di Paolo Conte al ciclista toscano con la canzone " Bartali".
Buon Week end a tutti e a presto...

 
 
 

Boston: e sono 17!!!

Post n°23 pubblicato il 20 Giugno 2008 da kutterboy
 
Tag: Basket

Martedì notte sono finite le Finali NBA 2008: risultato 4-2 per Boston che può attaccare il 17° Banner di campioni NBA al soffitto del TD Banknorth Garden...
Vittoria perentoria in gara 6 per 131-92 contro gli arcirivali Los Angeles Lakers, maggior vittoria della storia delle finali NBA, quello precedente sempre tra Boston e Los Angeles risale al 1965 per 129-96 sempre per Boston...

Al di la del risultato finale la serie non aveva un epilogo già scritto poichè entrambe le squadre erano arrivate con i migliori record delle rispettive conference ma Boston con il migliore in assoluto... Il cammino delle due squadre però è stato diverso in quanto Boston sono andati con Atlanta e Cleveland alle 7 gare e con Detroit alle 6, invece Los Angeles 4-0,4-2 e 4-1 contro Denver, Utah e San Antonio...
Alla fine ha vinto la squadra con la migliore difesa e un attacco veramente cinico che ha saputo far tesoro della classe pura dei tre giocatori nella foto qui sopra... Pierce che dopo tante stagioni di buon livello ma mai decisivo nel momento topico ha saputo guidare da vero capitano questo squadrone e con partite di livello eccezzionale come gara 7 contro Cleveland dove ne ha messi 41 facendo a gara con Lebron James... Tutto il cammino nei playoff e sopratutto la serie delle finali gli sono valsi il premio di MVP delle Finali, a mio modo di vedere giustissimo... Garnett ha fatto vedere di non essere un eterno secondo e oltre a essere un giocatore straordinario è capace anche di vincere... Ha fatto vedere anche nei playoff che il miglior difensore della lega è lui e non a caso...
Ray Allen ha riscattato tutti i suoi detrattori e anche lui ha fatto vedere la sua classe sopratutto risalendo da una orrenda serie contro Detroit che gli ha dato la spinta per essere un anello fondamentale della vittoria finale...
Un plauso va anche a tutti i "panchinari" che si sono ritagliati un pezzo importante della vittoria, sopratutto James Posey, sesto uomo di esperienza e portafortuna (anche a Miami appena arrivato lui è arrivato l'anello), Eddy House che con i suoi tiri ha risolto spesso situazioni intricate e Sam Cassell fondamentale nel dare fiato al playmaker titolare Rondo... Proprio il giovane play è stato a mio giudizio la sorpresa più gradita ed è stato fondamentale per dettare il tempo ai Big Three che innescati dal giovane Rondo hanno fatto il vuoto in attacco in svariate occasioni... Come dimenticare Leon Powe, sostituto dell'insostituibile KG (Garnett), tanto cuore e sostanza e una prestazione superlativa in gara 2 con 21 pt. in 14 minuti...

Storica chiave della serie è stata gara 4 a Los Angeles dove i padroni di casa all'intervallo erano sopra di 24 punti, Boston si è risvegliata però e ha vinto in rimonta (la più grande rimonta della storia NBA) e lì ha costruito il trionfo finale...

Per concludere una vittoria che ridà alla franchigia più vincente dello sport professionistico americano il posto che da 22 anni non riusciva ad ottenere e che meritava...
Un'altra pagina dell'eterna sfida tra Celtics e Lakers è stata scritta, i protagonisti sono totalmente diversi, sicuramente meno spettacolari, innovatori e dominanti ma pur sempre entusiasmanti...
I tempi di Russell vs. Chamberlain e Bird vs. Johnson sono finiti da parecchio ma lo spettacolo è sempre ad alti livelli oltreoceano...

Vi lascio un piccolo tributo ai campioni NBA 2008 trovato su YouTube, sicuramente più storico che attuale... Buona Notte a tutti...

 
 
 
 
 

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Un blog di: kutterboy
Data di creazione: 02/02/2008
 

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