La Maschera

e sono ancora viva! (TERREMOTO)


Poteva essere un lunedì come tutti gli altri e invece la notizia appresa dai giornali appena arrivata in ufficio mi ha scombussolato tutta la giornata.Un terremoto di dimensioni gigantesche stanotte nell'Abruzzo.Ad ora si contatano già 92 morti ma, a giudicare dai paesi che sono letteralmente stati spazzati via, il numero sarà maggiore sicuramente.Oggi è anche il lunedì della Settimana Santa, settimana che dovrebbe portare ad accentrare l'attenzione sul mistero di Amore supremo di Dio per noi.A lungo ho girato sui vari siti guardando e riguardando le foto; la polvere di mura crollate e disintegrate sembra persino di respirarla; e invece io sono qui, quasi a godermi questa giornata di sole, lontana dal pianto.In fondo potrei anche non pensarci, potrei far finta che non sia successo niente. E invece non ci riesco forse perché in quelle zone ci conosco delle persone, forse più semplicemente perché mi chiedo cosa hanno fatto quelle persone per avere una morte tanto crudele.E allora penso che la morte quando si avvicina è sempre un evento crudele, che ci strappa a questa piccola felicità che spesso abbiamo a fatica costruito.Sì, spesso veramente ci danniamo per costruirci qualcosa, un lavoro, una casa, degli affetti e in un attimo tutto ci viene tolto; tutto, fuorché la vita stessa.E allora non ci sembra nemmeno più di vivere; e allora vorremmo solo esser morti con i nostri cari. A noi spesso non rimangono neppure le lacrime per piangere tutto il male che sentiamo dentro.Per anni abbiamo lottato, abbiamo faticato ed ora che abbiamo raggiunto un po' di luce di nuovo siamo piombati nelle tenebre, nella solitudine e nell'angoscia.In questo periodo spesso mi sono chiesta il perché di tante cose; spesso non ho trovato risposte a tanti interrogativi sulla mia vita, sulla mia esistenza.Ho però una certezza: non sarò un santo, non sarò certo da prendere a modello di vita cristiana, ma la mia vita senza Cristo ha perso ogni significato; potrei dire che si è svuotata ancora di più di quanto non la sentissi già vuota prima.E' per questo che oggi mi sono decisa a scrivere nuovamente su queste pagine di pensieri e di appunti. In questi 40 giorni di quaresima io ho vissuto esattamente al contrario di quello che avrei dovuto fare e più son passati i giorni e più si son sentita svuotata, persa, sola.E allora la mia mente oggi vuole sapere perché il Dio di amore ha permesso che interi paesi crollassero, si piegassero di fronte alla furia di un evento al quale nessuno, in secoli di storia, ha mai saputo porre un rimedio.Il mio cuore dice che invece, nonostante tutto, il Dio di Amore è vicino alle sofferenze di questi uomini come è vicino alle sofferenze di tutti gli uomini.