LaNotteELaCittà

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Le tempie e gli occhi mi pulsano come stroboscopiche la notte di Capodanno.Ma qui la festa hanno pensato di farla a me. Non va bene: il mio compleanno è tra due anni e non amo le sorprese. Nemmeno in anticipo.Sono comodamente spalmato dentro un cassonetto per la raccolta differenziata dei robot dismessi e nel cranio mi sembra di avere un martello pneumatico acceso.Una testa ancora attiva di armadillo bioetico mi affonda i dentini di titanium tremens nel polpaccio destro.Mi liscio i baffi e gli sparo tra gli occhietti crudeli.Quel buontempone di Thompson guarda la scena e se la ride soddisfatto tra le guardie del corpo: otto trans giganteschi in guepiere antigranata e tacchi a spillo in cristallo venusiano."Thompy, gli dico massaggiandomi la mascella mezzo staccata, quella tua laurea in Esegesi di Dittatura Nordafricana devi averla rubata in tipografia... Quello lì almeno girava con fighe vere."Nel frattempo, un Kosovaro che fruga tra i rifiuti, cerca di portarmi via la Montblanc e la bottarga di tonno comprata nel pomeriggio.Gli spiego come fare il ragù di armadillo bioetico e accetta lo scambio. Aggiungo uno shot di metanolo e smette di propormi la moglie per cinque dollari.Un totale di sedici nerborute manicure francesi di giada del Simeto prendono ad artigliarmi con lucida furia al ritmo della risata spettrale di Thompson."Il doppiopetto buono è andato", ho il tempo di pensare prima del buio.Ma non era già notte?