La Città Creativa

Per la Solidarietà e le Felicità collettive e condivise


Pubblico volentieri la lettera di risposta che ho inviato a EMMA BONINO, la quale così personalmente m'invitava a una chiamata solidale.Caro Pietro,In una situazione economica  precaria e grave come quella di questi giorni, può apparire totalmente fuori  agenda parlare di occupazione femminile e riforme possibili. Tuttavia è forse  proprio questa congiuntura a render necessario uno sforzo comune per non  abbandonare le donne italiane, maggiormente esposte ai rischi di un sistema in  affanno. Per questo come  delegazione Radicale alla Camera e al Senato abbiamo voluto organizzare un forum  di discussione dal titolo "In pensione quando, al lavoro come? Donne, crisi  economica, vulnerabilità sociale, occupazione, equiparazione", che si terrà  martedì 9 dicembre dalle 14.30 alle 18.30 presso la Sala Bologna del Senato (Via  Santa Chiara 5).  Ti  aspettiamo! Emma  Bonino Cara Emma,Ti prego di una risposta urgente al sotto esteso mio appello, con cui rispondevo motivatamente alla tua chiamata impellente a difesa dell’occupazione femminile.Come dicevo a mia moglie, che ci legge per conoscenza, impiegata delle Generali Assicurazioni, prima si comincia a mettere mano seriamente ai fondamenti del problema e meno perdiamo tempo.La diga che sta crollando di questo falso sistema (Telecom  che vende fumo e parole vacue) vede i Vs. convegni rimanere una nuvola fuori della realtà e destinati ad un eco che nel migliore dei casi uscirà debolmente dai palazzi del privilegio, che vivono a scapito del popolo bambino che perde, una dietro l’altra, le roccaforti fasulle del lavoro.Bisogna mettere mano ai fondamenti della discriminazione, della collusione, e della corruzione: ripristinare urgentemente nelle coscienza i valori della solidarietà, della creatività, della ricerca in primis della felicità collettiva, art. 1 della Costituzione Americana, tradito dai suoi stessi figli, che vollero porsi a guida dei popoli e che sono i maggiori responsabili del distorsioni capitalistiche e dell’impoverimento mondiale.   Potrai irridere il mio sforzo, a paragone del Vostro attivismo, purtroppo destinato a rimanere di facciata, ma la forca caudina che io indico, novello Martin Lutero, schierandomi da ricercatore filosofo vero contro il privilegio la sperequazione e il palazzo, se non oggi, bisognerà comunque inchinarvisi domani avviando il paziente lavoro adulto che dovrà riformare le leggi e l’intero sistema.Sul presupposto univoco, che tutto raccoglie in se, della realizzazione della felicità generale e condivisa. Come diceva Julian Beck: il paradiso sarà collettivo o non sarà.  Nell’auspicio di avere incontrato una donna illuminata,  quale ricordo con nostalgia l’Adela Faccio.Saluti CordialiPietro CapraVorrei qui ricordare due cose: Le parole di Kennedy ( che riecheggiano Whitman) , che sia come sia , ha pagato con la vita la sua dedizione alla democrazia e alla sua difesa: 

NON CHIEDERTI COSA PUO’ FARE IL TUO PAESE PER TE, CHIEDITI COSA TU PUOI FARE PER IL TUO PAESE! Insieme, non posso non commuovermi ogni volta di fronte al manifesto dell’umanità, che inneggia all’indipendenza e mette la felicità al primo posto: “Quando nel corso degli umani eventi si rende necessario ad un popolo sciogliere i 
vincoli politici che lo avevano legato ad un altro ed assumere tra le altre potenze della 
terra quel posto distinto ed eguale cui ha diritto per Legge naturale e divina, un giusto 
rispetto per le opinioni dell'umanità richiede che esso renda note le cause che lo 
costringono a tale secessione. Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se 
stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro 
Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca 
delle Felicità.” 
Carissima Emma,come filosofo e poeta che s’interessa e pratica politica (ero candidato alle ultime comunali di Roma con il mio programma in 10 punti “La Città Creativa”  www.petercapra.eu) sto scrivendo “La Libertà delle Donne” essendo dall’adolescenza assertore che una vera liberazione del genere umano può solo procedere da una vera liberazione delle donne.Non sottovaluto affatto il problema che tu poni ora, ti invito tuttavia ad un incontro perché c’è il bisogno assoluto di una nuova dimensione politica ( nel senso nobile dei nostri padri filosofi Greci) di cui le donne possono essere la chiave. Ti invito pertanto a un incontro urgente per non porre tempo in mezzo a una trasformazione che è viva e palpitante, sotto la piattezza disillusa dominante.Di Pietro mi invitò a fondare una scuola per gli ignoranti del suo partito, dopodichè non se ne fece nulla poiché quel partito ha preferito coltivare il populismo più becero, come si è reso purtroppo evidente.Veltroni e Occhetto, semplicemente non hanno risposto all’urgenza dell’appello, l’uno vivacchia nelle sue contraddizioni, l’altro nei suoi silenzi impotenti.Intanto Baccini continua a navigare con incerto andamento tra le spine di rose che non fioriscono e neppure fioriranno con le attuali premesse e con l’attuale cultura. Cordiali saluti.  Pietro Capra