Giada all'ingresso

dai che è quasi Natale


sono due giorni che non pubblico niente.perché scrivo, rileggo, poi mi accorgo che forse non dovrei rendere pubblici pensieri, anatemi, ragionamenti.eppure mi sono letteralmente sfracassata gli zebedei di essere politicamente corretta.non è da me.so essere educata, gentile, diplomatica, accomodante, comprensiva.ma solo perché in 32 anni ho capito che è molto più facile trattare con la gente mettendo in campo queste doti.quindi ci sta, che chi mi conosca ora mi creda così. ma quando scrivo Giada scalpita, quando scrivo non riesco a pensare al quieto vivere. quando scrivo dipingo quello che vedo, e non sempre vedo belle cose.quando scrivo sanguino un po, e su quello non posso mentire.lo so  che abbiamo un circolo arci,  che va be che non è un locale pubblico ma si ha a che fare comunque con un pubblico. .che legge, che osserva,  che giudica, cataloga e decide del tuo futuro come attività. lo so che dovrei pensare di non dar fastidio a nessuno scrivendo.lo so.ma che palle fare la buona, quando ho fanculivari che filtrano dai sorrisi. quindi, chiederò al consiglio;  ma probabilmente scrivendo qui mi libererò di un po di roba che sta in cantina.liberissimi di offendervi. sottofondo: pioggia (ancora? )sul comodino: il club dumas