Un diario? Quasi.

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Non è tempo perso quello che passo facendo quello che mi va di fare, fosse anche far nulla. Il vero tempo perso è quando faccio qualcosa che non mi va di fare, ma per obbligo, dovere, abitudine, lo faccio lo stesso. Quello che mi manca è fare tutto come se mi piacesse farlo. Che non sarebbe poi una menzogna, ma solo un piccolo abbellimento a un qualcosa che bello non è per niente. Riuscire a spolverare come fosse davvero la cosa che ho voglia di fare, perché è carezzare la mia casa e sorridere appagata quando la polvere brutta, sporca e cattiva non c'è più e non pensare che dopo pochi minuti ritorna baldanzosa ad adagiarsi sulle superfici facendomi sberleffi. Ecco. Ma oggi è giorno di festa e me lo sono meritato dopo una settimana che più di merda non poteva essere. Oggi mi sono meritata un pomeriggio di ozio e a contarle sono poche ore, ma per me sono ricchezza. Non dico che mi risolvono la vita. Mi fanno star bene nel piccolo cerchio dove cade la mia ombra, nello spazio piccolo di quello che è adesso, senza voler guardare oltre.