Un diario? Quasi.

quattrocentocinquantaquattro


Bella sensazione la domenica notte sapere che domani sarà un altro sabato e poi ci sarà ancora una domenica. Me ne sto qui, con la finestra aperta e sento un freddo sottile che non voglio scacciare, mi piace sentirlo sulle caviglie e sulle braccia. Il viso mi sembra caldo come avessi un po’ di febbre. E i pensieri rimbalzano dal fondo alla superficie facendo cerchi concentrici e smuovendo appena l’acqua. Non so se posso dire di sentirmi in pace perché non riesco a vivere senza fare una guerra, ma almeno la guerra di questo pezzetto di vita ha messo la sordina e fluttua lieve con un profumo sbagliato di fiori che non ci sono. Invento di annusare il mio gelsomino e respiro profondo, riconoscente al silenzio di questa notte.