Un diario? Quasi.

è notte, le undici meno un quarto


 Sarebbe troppo bello se il cielo fosse terso e alto come quello di settimana scorsa.Non è questo il paese degli orizzonti nitidi. I dubbi del cielo. Grigi e opachi, soffocanti come il vapore che si appiccica alla pelle. Irrespirabili. I dubbi del cielo. Incespicano nei miei passi e confondono il mio sentire e l’avevo sentito da ieri, nell’affanno con cui arrancavo le ore di una domenica come tante. Il cielo dell’estate è opaco, qui da me.