Un diario? Quasi.

Mezzanotte meno venti.


 Una persona, un politico, donna, che si presenta deve fare un discorso. Ovvio. Che sia banalmente ridondante di frasi fatte e luoghi comuni è abbastanza normale, e non mi aspettavo nulla di diverso. Sarò il sindaco di tutti. Ho bisogno della collaborazione e della professionalità di voi tutti. Impareremo insieme. Ed altre fregnacce. Però ha detto un po’ troppi io, io, io, io, io qui, io là. Un po’ troppi per i miei gusti. Fastidiosi e sicuramente sbagliati in un discorso in cui doveva solo presentare se stessa e la squadra di governo. E poi ha detto un’altra frase, che oltre che irritante è veramente sbagliata. Io so fare molto bene il mio lavoro ed io ho molto da dare. Insomma mi ha lasciato addosso un’impressione non piacevole.