GIORNI
E infilerò i giorni in una collana,
 tra i fili di  pietruzze dei giorni inutili,
ci saranno piccole perle di dolcezza,
e quando riuscirò a chiuderla
con un fermaglio stretto ,
la metterò nel cassetto
quello dei ricordi belli,
insieme ai pezzetti
di anima graffiata.
Eli

 
Creato da: laancella il 17/08/2005
Scrivere come parlare. Come giocare.

 

 
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Post N° 381

Post n°381 pubblicato il 29 Dicembre 2007 da laancella

Nessuna voglia di guardarmi indietro per vedere le orme che ho lasciato. Forse perché non ho lasciato orme? Quelle ci sono e sarei anche una stupida a dire che tutto è negativo e vuoto. Anzi quest’anno è stato intenso e forte. Direi che è stato l’anno dell’amicizia. E non è poco. È molto. Moltissimo. Amicizie così non le avevo mai avute. Quelle che danno senza chiedere, che sono nei miei passi, passo dopo passo, che sono nei loro passi, passo dopo passo. Che condividono pianti e risate. E la solitudine. E la solitudine condivisa diventa una compagnia superba, di quelle da far brillare gli occhi dalla gioia. Quello che ho voglia di fare è guardare avanti. Ecco che arriva la solita vocetta odiosa “tu guardi indietro e guardi avanti, ma dove metti i piedi adesso, no? che almeno eviti di inciampare !!!” Allora diciamo che guardo avanti con un occhio e con l’altro guardo dove cammino. Però mi piace guardare avanti. Ed ipotizzare che avrò il mare e la Locanda (L’Ocanda) e l’orto, gli ulivi. Che ci sarà chi con me costruirà pezzo su pezzo tutte queste cose e alla sera ce ne staremo nella veranda a guardare quella linea dell’orizzonte che unisce il mare al cielo. Ho voglia di realizzare qualcosa che sia diverso da questo luogo di pianura che mi appiattisce nei rituali dell’abitudine. Ho bisogno di liberare l’ultimo pezzo di me dalla gabbia del lavoro-dovere per fare il lavoro-passione. Non è un sogno, non è solo un sogno, è semplicemente quello che desidero. Ed allora mi ripeto come un mantra una frase che so dai tempi lontani del liceo, da quando ho letto per la prima volta “Orfeo in Paradiso” di Luigi Santucci:

- A me basta sapere che desidero una cosa per sapere che è mia, che mi è destinata. Che senso avrebbe se no il mio desiderio? -

 
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L_assenza
L_assenza il 30/12/07 alle 18:04 via WEB
desidero ciò che non ho, ed è bello non avere tante cose perchè così posso desiderarle...
 
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