La barca il viaggio

Randa


Tutto cambia. Il cambiamento è l'unica costante della vita, e noi ce ne meravigliamo sempre. Come quando da piccoli ci stupivamo perché il volto di nostra madre scompariva dietro le sue mani, convinti che non esisteva più: non avevamo ancora capito alcune leggi fisiche del mondo in cui eravamo nuovi.Ecco: leggi fisiche di questo mondo, come la morte. O la dipartita. Oppure la crescita, le svolte, le trasformazioni. Ci affezionamo ad una condizione e la vorremmo eterna. Ma da dove ci viene l'ambizione di pensare all'eterno, quando già da tempo avremmo dovuto comprendere che ogni cosa è temporanea? Forse confondiamo ricorrente con permanente. Le stagioni cambiano il mondo, ma lo cambiano sempre in maniera ricorrente, e tutto quindi è uguale, solito, anno dopo anno. Una circolarità che ci fa venire in mente l'infinito e l'immutabile. Ma noi non siamo stagioni, non siamo circolari: siamo linee rette che attraversano il tempo, e non possono tornare indietro. Siamo frecce, vettori - siamo sentieri univoci, delimitati da un inizio, ed una fine.