La barca il viaggio

Gorgo


uno nemmeno se ne accorge ed è già passata la vigilia, il natale e santo stefano. trittico di felicità obbligatoria e di abbuffo calorico.a natale tutto è obbligatorio: stare bene in famiglia, avere una famiglia, farsi dei regali a vicenda, mangiare come capponi alì'ingrasso (e per colmo mangiare capponi ingrassati!)poi arriverà capodanno, altro tripudio di contentezza comandata.evviva! brindisi.anno nuovo urrà. diamoci i baci e gli abbracci.capodanno e natale: incubo per i soli, quando l'aggregazione compulsiva crea intorno a sé il vacuum - vuoto siderale dove tutto si disfa, cessa di respirare, si rattrappisce e congela.capodanno nella mia mente è un'enorme festa felliniana: i cappellini buffi, le stelle filanti, il trenino di gente che ride, i bicchieri che si agitano in ariale facce deformate in un sorriso che indolenzisce i muscoli faccialilo sguardo perso nello champagne (e anche il nome "champagne - sciampàn" suona provinciale e goffo)poi si ricomincia con un giorno normale, il 2 - le feste si sono disfatte e la vita si riporta al quotidinano invernoma no, manca ancora la vecchietta che porta i regalie va bene, il 7.ma è lì, il 7, che comincia la vera magia: i saldi.