La barca il viaggio

La scia


così ho creato il mondo. l'ho creato tondo perché girasse sulle mie stesse idee, per espandersi in senso circolare: è la via infinita, che non sembra mai tornare, e non sembra mai partire.ora ci sono i lampi nel cielo. i miei pensieri, che partono dalla mia mente che è qui, in questo tempo, mi riportano a quando leggevo i libri della collana dei quindici. c'era una bambina che guardava la pioggia oltre la finetra. i lampi sono fenomeni di elettricità nel cielo! la luce, il tuono. contare i secondi per sapere se il temporale si avvicina o si allontana. oppure è proprio sopra la testa, lampotuono. perché la luce viaggia più veloce del suono.ora sento le macchine sotto la pioggia. ora penso alle foglie sul bagnato. ora penso ai viali tristi della mia infanzia lombarda. e ora penso al bianco del mio grembiule che non era mai abbastanza bianco. così i pensieri si dipartono in direzioni circolari, tutto intorno, per orbite, per scie di pensieri infiniti: perché non possono avere fine, o perché non sono ancora conclusi? così quando smetteremo di pensare i nostri circoli di idee si chiuderanno in un punto?ho deciso di scrivere senza filtrare, così, per vedere quanto riesco ad allontanarmi e quanto riesco a tornare. ho deciso di non parlare di nulla di preciso. di non parlare di consapevolezza o crescita, né di amore o bellezza, né di fame o sonno. vorrei parlare di questo mondo minuscolo che è solo mio, di cui non esiste spiraglio sufficiente perché per i pensieri non esistoo parole, vorrei spiegare i gomitoli di cose che diventano percepibili solo a tratti.Io ho creato me stessa: mi formo con ogni pensiero che si dipana da me. sono la creatrice e la figlia dei miei pensieri. sono la madre della mia vita.e tutto dipende da me.