La barca il viaggio

Rompighiaccio


c'era una bambina. vendeva fiammiferi per strada e una notte che nevicava, li accese, perché non aveva casa e aveva freddo. così li bruciò uno per uno, e la mattina la trovarono morta. ma così bella, nella neve, il volto così bianco. era così dolce, nella neve, che fece piangere tutti i passanti.soprattutto quelli che non avevano comprato fiammiferi. insomma, quelli che l'avevano vista mendicare. è spiacevole, vedere qualcuno che mendica. io, personalmente, a volte guardo altrove. è terribile vedere una mano tesa.invece vederla morta - quasi un sollievo, una preoccupazione in meno, e in più una vicenda così dolcemente straziante! che tutti ci ricamarono cose ancora più strappalacrime: ogni fiammifero, acceso, era l'illusione di un focolare - di una famiglia - di un albero di Natale, con sotto i doni! di un'anatra arrosto sulla tavola - di un focolare, di un focolare acceso.ora la piccola si sentiva le mani calde.ora si addormentava piano, convinta di riposare il capo sul grembo di una madre.era così seducente, quel dolore straziante, che tutti amarono esserne straziati per un po'. le lacrime versate li fecero sentire nobili, tutti. era così bella, era così piccola, era così povera! che sofferenza. che pena. una sana punta di dolore cristiano da pigiare come pulsante-sprigiona-carità postuma.è così che vanno le cose. le storie che ci piacciono sono quelle a cui non possiamo porre rimedio. quelle infinitamente tristi che ci convincono che se solo avessimo potuto fare qualcosa! ma oramai è troppo tardi, peccato.invece le cose che non sopportiamo sono quelle minute, quelle a cui si può porre rimedio e ci pungolano con la loro possibilità-di-cambiamento-se-solo-lo-vogliamo.siamo amanti delle grandi cause, romanticoni da finali strazianti. ci piace pensare che amiamo tutto il mondo perché i bambini che muoiono di fame, quello ci fa tristezza.ma ora qui si sono trasferiti i cingalesi, che figura ci fa questo condominio, che una volta era tanto perbene?