La barca il viaggio

Moto ondoso


La madre cucinava e sapeva farlo, era l'unzione del suo regno. I fedeli intorno al sacro rito della cena, alle stoviglie, alle posate, al vino nelle bottiglie di altri vini. Poi il caffé, l'ammazzacaffé, le paste, la frutta e lo schiaccianoci. Si torna ai tempi del rosolio, del limoncello fatto riposare in dispensa - scorze di limone e alcol che prende colore - delle pastiglie di anice e delle famiglie che tirano avanti. Si tira. Tutto bene, si tira.Gli uomini si abbandonano alle sedie, parlano di vaghe teorie di calcio e di governo, che è la stessa cosa, col ricordo del pasto ancora in bocca. E in testa insistono a ronzare le stesse due o tre nozioni, come che il mondo non è più come era, e che le donne camminano davanti agli uomini, e non più dietro, e il mondo, da lì, è andato a rotoli. C'è il tempo che se ne va, e come scorre, il tempo? E quando ero giovane, ed ero militare, si usciva la sera e si cantavano le canzoni alle ragazze.La festa è una tovaglia a quadri, un pasto abbondante, una fuga in tondo, un riposo dal troppo cappone, una digestione lenta.