MY CHEMICAL ROMANCE

aneddoto


Un tempo passeggiavo in montagna. Con mio padre, con mio nonno. Salite e discese in boschi di castagno alla ricerca di funghi. Zone remote dove era facile perdersi e magari rischiare di passare la notte per uscirne fuori e ritornare al rifugio. Ma c'erano loro e questo non era contemplato tra le evenienze. La facilità che avevano nell'orientarsi senza apparenti punti di riferimento era fonte di meraviglia. Io spesso inciampavo. Cadevo. Ma c'era sempre una mano che mi afferrava per non farlo in modo rovinoso. Oppure un sorriso, una borraccia di acqua di fonte, un pezzo di cioccolato e rialzarsi era facile. Magari con una lacrima in viso, insieme a pezzi di terriccio e foglie. Qualche volta incontravamo delle vipere magari proprio avvinghiate tra loro vicino ad un bel porcino. Li guardavo spaventato mentre con fermezza e delicatezza le spostavano per prendere il fungo. A volte capitava che nemmeno uno finiva nel cestino di paglia ma alla fine quel che contava era essere li. Anche se io ero sporco per i miei ruzzoloni.    Qualche volta c'è qualcuno che ti aiuta a rialzarti, qualche volta non c'è nessuno e allora devi aiutarti da solo...