Ammettere di essersi perduti in questa vita è un buon inizio. Ma non basta.Bisogna anche cercare la propria strada. Per ritrovare se stessi. Ciò che siamo, ciò che realmente siamo.e prenderla... anche se hai paura... anche se pensi di non farcela... anche se sei fottutamente solo e non hai nessuno con cui parlare...
Eccolo che arriva. Lo avvertivi già nell'aria ma eri troppo preso a vedere te stesso dal di fuori, distaccato da ciò che sei e da cosa stai provando realmente. E quando capita qualcosa, quell'ennesima situazione in cui ti sei infilato, eccolo arrivare il crollo, lo smarrimento, perchè senza accorgertene sei aggrovigliato dentro te stesso. E capisci di avere un problema. Diverso dai soliti che hai dovuto affrontare. Diverso dall'ammattere che c'è qualcosa che non va e pochi minuti dopo sottovalutare la cosa, rinviare al giorno dopo, o peggio dimenticarsene.Eccolo che arriva il momento in cui la scelta va fatta, che non ammette deroghe di tempo e di risorse. Perchè dinanzi a te c'è il baratro, il non ritorno, una discesa folle e ripida verso quello che non avresti mai voluto fare. Pensavi di essere troppo lontano per arrivare a quel confine, a quel bordo ove oltre c'è solo sofferenza. Ti senti perso, disperso...E ora non basta solo ammettere di esserci stupidamente arrivato, cieco e sordo, con la solita scusa pronta e ormai bella logora di inettitudine. Ammettere è un piccolo passo indiero. Serve ben altro per divenire oltre. Serve ben altro per la svolta, il cambiamento, per riprendere in mano quei sogni impolverati e trovare la giusta strada.Ma sei solo. E non puoi parlare con nessuno. Hai paura del giudizio. E delle conseguenze. Ma la strada è li...