MY CHEMICAL ROMANCE

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VenticinqueUn arco di tempo della vita che può avere molti significati.Il primo quarto di secolo di vita, dalla nascita alla laurea tra le mani. E nel mezzo gli odori che non si disperderenno nel futuro. I primi passi, i giochi, il primo bacio, le lacrime d'amore, le lotte, le vittorie e le tante sconfitte, la voglia di crescere e poi di divertirsi, lo stupore e la curiosità per domani, la prima volta che si è fatto l'amore....Le nozze d'argento. Il primo giorno in chiesa tra parenti e amici, la vita insieme nella prima casa, i litigi e poi le tregue, la pace e le notte tra le braccia dell'altro mentre fuori nevica, il primo figlio e il suo sorriso, i suoi primi passi, e poi la monotonia e il tradimento, il ritrovarsi, i sacrifici, le rinunce, le soddisfazioni. Un anello e dirsi ancora ti amo venticinque anni dopo anche se forse si è molto più amici di allora.Il primo giorno di lavoro. Sentirsi smarriti ed entusiasti, le cose imparate, il primo stipendio, le responsabilità che aumentano, la fatica e le ore di straordinario, l'esperienza che aumenta e la prima richiesta di aumento, la lotta, i litigi, imparare la convivenza, e poi la carriera e la stima dei colleghi, le decisioni anche quelle più difficili che non vorresti mai fare. Una festa e una pergamena del padrone e incominciare a sentire il peso degl'anni, la voglia di cambiare o buttare un occhio agl'anni che mancano alla pensione, sempre tanti, sempre troppi. Per molti venticinque è questo.
1987. Primo giorno di scuola. E' li che ti ho incontrato. Giubotto in jeans, camicia bianca a righe celesti verticali e jeans con le toppe. Capelli lunghi, curati ma selvaggi. E poi un sorriso... già un sorriso che è bastato quello per farti notare.E passa il primo anno, e poi il secondo per arrivare al terzo che finalmente son riuscito a dire ciò che provavo. Un anello per regalo, d'argento con una pietra rossa se non ricordo male. Ma eri impegnata e io invisibile. Passò il quarto e poi il quinto anno. Mano nella mano dentro il Ticino perchè avevi paura di  scivolare sulle pietre ricoperte di alghe, sdraiati a prendere il sole consapevole che non ti avrei baciato, le sere al pub e sull'altalena, il tuo no e il nostro sorriso di essere sempre amici. Non è vero piansi dentro ma senza rancore.Poi ci siam persi per poi ritrovarci tra beute, bilance e procedure. Formule chimiche dorate o che placavano il fuoco e volerti bene per ciò che sei. Vederti sposare un altro. I litigi e le incomprensioni, le confidenze e i nostri segreti, una carezza rubata e un desiderio mai represso, ridere e scherzare per poi trovare la soluzione a tutto. Ammirarti per la tua grinta per poi affrontarla per sapere chi ha ragione. E guardarti negl'occhi e vedere che siamo solo amici, fratello e sorella, ne amanti e ne colleghi. E sentire che basta questo e nulla più.E poi capire che son passati venticinque anni e festeggiare con un Estathe e un Tronky come se fossero caviale e champagne. Ma tra amici è questo il bello, stare li a ricordarsi tutta una vita insieme, in questo modo, con i camici indosso e un pizzico di nostalgia...Buon nostro anniversario Amica Mia