L'uomo coperto di stracci come L'Italia ovvero La rivoluzione degli sfigatiInutile dirlo come inutile ripeterlo. L'Italia è ormai alla deriva. Siamo abbrutiti, ignoranti, disamorati, imbambolati da falsi miti o da chissà cos'altro. Non so se riusciremo mai a ritirarci su, in piedi, per iniziare nuovamente a camminare e a godere di cose belle e semplici! La storia dell'uomo coperto di stracci ben si adatta al momento che sta vivendo il nostro paese, dove il discostarsi da una realtà morta è visto come diversità, e diversità è brutto. Diversità è qualcosa da eliminare. Per non essere eliminato, un pò come durante l'olocausto della se3conda guerra mondiale, o scappi in un altro paese, più civile, dove poter vivere tutto te stesso. Oppure ti nascondi; vivi la vita di qualcun altro, vivi la vita che ti viene imposta, ti ricopri di stracci e vaghi indisturbato e non visto per le vie di quella città che ti ha fatto nascere copme sei e poi si è scordata di te per vedere una partita di calcio o per andare a fare shopping. Come l'uomo coperto di stracci, però, quando si tocca il fondo si inizia a risalire. Una risalita dolorosa ma consapevole; arrivati in superficie la scoperta di un mondo nuovo ti fa piangere e ti fa rendere conto che la vita è bella, che il mondo è bello, che l'amore è bello. E allora inizia la vera vita!
Finché c'è un sogno, c'è anche speranza!
L'uomo coperto di stracci come L'Italia ovvero La rivoluzione degli sfigatiInutile dirlo come inutile ripeterlo. L'Italia è ormai alla deriva. Siamo abbrutiti, ignoranti, disamorati, imbambolati da falsi miti o da chissà cos'altro. Non so se riusciremo mai a ritirarci su, in piedi, per iniziare nuovamente a camminare e a godere di cose belle e semplici! La storia dell'uomo coperto di stracci ben si adatta al momento che sta vivendo il nostro paese, dove il discostarsi da una realtà morta è visto come diversità, e diversità è brutto. Diversità è qualcosa da eliminare. Per non essere eliminato, un pò come durante l'olocausto della se3conda guerra mondiale, o scappi in un altro paese, più civile, dove poter vivere tutto te stesso. Oppure ti nascondi; vivi la vita di qualcun altro, vivi la vita che ti viene imposta, ti ricopri di stracci e vaghi indisturbato e non visto per le vie di quella città che ti ha fatto nascere copme sei e poi si è scordata di te per vedere una partita di calcio o per andare a fare shopping. Come l'uomo coperto di stracci, però, quando si tocca il fondo si inizia a risalire. Una risalita dolorosa ma consapevole; arrivati in superficie la scoperta di un mondo nuovo ti fa piangere e ti fa rendere conto che la vita è bella, che il mondo è bello, che l'amore è bello. E allora inizia la vera vita!