La Bolla

Il Crack Della Famiglia Rossi


La famiglia Rossi, dopo anni di sacrifici, ha acquistato in una fatiscente periferia un modesto appartamento a 100.000 Euro facendo un mutuo di 80.000 a tasso variabile a 30 anni. Dopo circa 3 anni dall'acquisto l'immobile ha perso il 30% del valore e ora vale 70.000 Euro. In casa Rossi inoltre le cose non vanno tanto bene, problemi economici, rate da pagare, etc. I Rossi litigano in continuazione e infine decidono di separarsi e vendere la casa. Ma li attende un'amara sorpresa. Dalla vendita possono ricavare circa 60.000 euro al netto delle spese e delle provvigioni di agenzia, contro un mutuo da estinguere di 80.000 e un capitale iniziale di 20.000. La perdita sarebbe di 40.000 euro, dei quali 20.000 da elargire direttamente ai creditori. La famiglia Rossi non può vendere. Ma c'è una sorpresa ancor peggiore, la rata del mutuo caldamente consigliato dalla banca a tasso variabile, è notevolmente aumentata, per il crescere dei tassi di intere sse. Uno dei due coniugi, impiegato nel call center di una grande società telefonica, distrutta dopo anni di speculazione finanziaria e immobiliare, perde improvvisamente il lavoro. I Rossi non riescono più a pagare il mutuo con un solo stipendio. Viene disposto quindi il pignoramento dell'immobile, ma ora il valore di quest'ultimo è sceso addirittura a 60.000 Euro. Il crack della bolla immobiliare è nel pieno della crisi. Non è possibile recuperare il valore del credito. Intanto il mutuo è stato “cartolarizzato” dalla banca, venduto cioè a pezzettini sotto forma di titoli obbligazionari a uno stuolo di impiegati che hanno pensato bene di investire i magri risparmi in fondi di investimento caldamente consigliati dalla banca stessa. I fondi vanno male, non solo sono in fortissimo calo ma qualcuno ipotizza il loro completo fallimento con perdita completa del capitale. Si sta verificando il crack finanziario globale in concomitanza con il crack degli immobili. Qualcuno tuttavia non è affatto preoccupato di tutto ciò, anzi osserva divertito e festeggia soddisfatto con caviale e champagne. Sono i grandi speculatori immobiliari e della finanza. Passano i pomeriggi pigramente nei loro lussuosi yacht circondati di attricette in topless, crucciati dal problema di come e dove spendere miliardi di Euro. Hanno le tasche gonfie dei soldi di milioni di lavoratori schiavi, che pagheranno incatenati a vita ad aziende e banche gestite da delinquenti i lussi sfarzosi dei loro padroni. I giornali saldamente in mano agli avvoltoi speculatori hanno fatto credere di tutto alle masse di nuovi servi della gleba: che i prezzi delle case sarebbero cresciuti all'infinito o rimasti stabili, che i mutui a tasso variabile erano la scelta più conveniente, che comprare fondi immobiliari era l'affare del secolo, che il crack finanziario è solo una crisi passeggera, che tutte le colpe sono da attribuirsi solo alla classe politica corrotta e spendacciona.