LIBERI E FORTI

ABOLIZIONE PROVINCE!


 POVERI TUTTI,POVERI NOI.QUEL CHE DI NOTTE SI FA, DI GIORNO SI VEDE!ABOLIZIONE DELLE PROVINCE: ALTRO ANNUNCIO, ALTRA PRESA IN GIRO..Altro che abolizione delle province. Stanno espropriando i territori della rappresentanza, peraltro con possibile aumento di spesa. Nella notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sulle province. Tutti dicono di voler abolire le province, in realtà, da questo provvedimento, a essere eliminata è solo la partecipazione popolare e democratica alle scelte che riguardano i territori.Poveri tutti, perché il provvedimento considera i cittadini non tutti uguali, e poveri noi, perché il nostro comune, sarà inserito nella città metropolitana di Roma, che sostituirà la provincia e sarà governata dal “sindaco metropolitano (di Roma)”. L’art. 4 del provvedimento è chiaro: “Il sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo”. In pratica, i cittadini di Tivoli non potranno essere rappresentati politicamente nelle scelte che la città metropolitana andrà a compiere.E sì che le funzioni della città metropolitana sono molte: il piano strategico del territorio metropolitano, la pianificazione territoriale, l’organizzazione dei servizi pubblici, la mobilità e la viabilità, la coerenza della pianificazione urbanistica comunale nell’ambito metropolitano, coordinamento dello sviluppo economico e sociale, promozione di sistemi d’informatizzazione. Tutte funzioni del nostro territorio governate dal sindaco di Roma. In pratica, rimane in piedi la stessa struttura amministrativa della provincia, con la possibilità di un aumento della spesa e un peggioramento dei servizi.Se non fosse una questione seria, diremmo che siamo nel ridicolo politico, istituzionale e costituzionale. L’incostituzionalità a nostro parere è evidente e siamo certi che la Corte Costituzionale, se interpellata, boccerà il provvedimento. Intanto, il nostro territorio, come altri, è costretto a subire la prima legge “renzina”, che somiglia a una riforma costituzionale, votata però solo da 277 deputati su 630.La Corte Costituzionale ha già bocciato un pasticcio sul riordino delle province. Ora se ne presenta uno peggiore. Eppure lo stesso governo che ha presentato questo disegno di legge, ne ha presentato un altro per abolire le province dalla Costituzione: perché la maggioranza bulgara del populista Renzi non lo approva? E perché 11 deputati di Sel sono rimasti in aula a votare contro il provvedimento per tenere il numero legale, che altrimenti non ci sarebbe stato? Chissà forse per mantenere d’ufficio il potere delle grandi aree. Alleanza Per Tivoli denuncia questa nuova deriva, che porterebbe a un ulteriore saccheggio dei territori da parte di chi ha perso, pur arrivando primo. Si appella ai Senatori della Repubblica a che ciò non accada, giacché dovranno analizzare il provvedimento in seconda lettura. In particolare, ricorda ai parlamentari dei gruppi “Per l’Italia” e “Scelta Civica” che “il meglio questo che niente”, che ha contribuito cinicamente e in maniera decisiva all’attuale situazione italica, non può essere più sostenuto.Tivoli 22/12/2013