LIBERI E FORTI

EURELEZIONI


DA ROMAGTIVOLI L'elezioni europee del 2009 o meglio la legge italiana per l'elezione degli eurodeputati  italiani ha tenuto e tiene banco in questi giorni  nei salotti  televisivi.
L'intento di nobilitare lo sbarramento elettorale,lo sbarramento ridotto o lo sbarramento di comodo, che nulla hanno a che fare con l'Europa e con il Parlamento Europeo eletto a suffragio universale,adducendo motivazioni ripetitive,stracotte, strapassate e suonando la grancassa  della governabilità e della  polverizzazione non fa altro che rilevare una maldestra  pianificazione elettorale il cui  risultato è quello di tenere addormentati i telespettatori, con la bocca aperta e il televisore acceso. Ci si tiene ben lontani dall'ipotizzare che, avendo in Italia già nominati più eurodeputati di quelli da eleggere, occorreva  recuperare, da parte di chi ha il potere di nomina , qualche posto  e qualche illusione in più per mantenere gli equilibri correntizi all'interno dei partiti e poter dire, dopo le elezioni,  ai ”nominati non  eletti”, da parte dei nominatori:" non è colpa nostra,abbiamo messo anche lo sbarramento ma non è andata bene,dovevi,dovevate  prendere più voti. Alla prossima… nomina". Ciò,senza dover scomodare la questione dell’abolizione delle preferenze, è  pura fantasia o chiave di lettura di questa vicenda? In un  Paese dove tutto si può fare purché il tornaconto personale sia salvaguardato, dove in nome della libertà,della giustizia, della solidarietà, del solidarismo, della partecipazione si afferma e prospera il privatismo, l'egoismo, il globalismo, l'occupazionismo, dove   l'ipocrisia la fa da padrona e  satura  tutti gli ambienti,… non è fantasia! Il Centrosinistra non può rimanere insensibile a quanto avviene di buono e di meno buono  in Italia e nel Mondo ed essere sempre in prima linea per  beccarsi e avere sempre pronte le scuse per dividersi. Se ci fosse  un' elite  logora, senza idee e priva di passione politica si potrebbe dire che l'elite  andrebbe rimossa per arrestare la caduta, ma chi lo può dire? Questa delle europee si avvia ad essere un'altra occasione mancata. Potrebbe essere l'ennesima occasione mancata e se così fosse  sarebbe l'ennesima volta che una la classe dirigente, politicamnte incapace,  riaffermerebbe se stessa in nome dell'autoreferenzialità e dell'autorità costituita, in tal caso andrebbe sostituita, ma chi lo può fare?. Il PD  farebbe bene a domandarsi quali dovrebbero essere le ragioni o le motivazione perchè le italiane e gli italiani dovrebbero accordargli o rinnovargli  il consenso. Certamente una di queste motivazioni o ragioni non può essere e non sarà  quella di essersi spesi ed affannati  per concordare ed approvare  lo sbranamento(sbarramento) da applicare per le elezioni europee . Magari interesserebbe di più agli italiani e alle italiane sapere quale Europa vorrebbe  il PD(quella dei popoli,quella delle nazioni, o quella dei...), quale alleanza sosterrebbe e condividerebbe, quale gruppo parlamentare europeo costituirebbe  o in quale gruppo parlamentare confluirebbe. Sarebbe poco onorevole dover mostrare la medaglia dello sbarramento con il centrodestra vincente e strafottente.