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Tv. A fine settembre primi aggiornamenti software tv per ricevere canali DVB-I. 4 canali Mediaset già pronti. E si parla di DVB


Tv. A fine settembre primi aggiornamenti software tv per ricevere canali DVB-I. 4 canali Mediaset già pronti. E si parla di DVB-I over 5GbyRedazioneSettembre 22, 2023
Stampa 🖨Newslinet aveva dato la notizia per primo, anticipando alcuni retroscena della sperimentazione di Mediaset del nuovo standard DVB-I.Protocollo che potrebbe essere l’uovo di colombo per contemperare le esigenze degli utenti di seguire i servizi di media audiovisivi di interesse generale (i canali generalisti principali ed in genere i fornitori di servizi di media audiovisivi assegnatari di LCN per il DTT) con la facilità d’impiego.In altri termini, sintonizzare canali streaming attraverso la numerazione del telecomando senza passare da app più o meno complicate (ferma la loro rilevanza per motivazioni già ampiamente trattate su queste pagine).Ora la questione entra nel vivo, con il primo upgrade di software, rilasciato tra pochi giorni, per predisporre alcune smart tv a ricevere i canali con standard DVB-I.Vestel nel trial DVB-IIl rilascio lo effettuerà Vestel Elektronik Sanayi ve Ticaret A.Ş., meglio nota come Vestel, azienda turca con sede a Istanbul, che opera nella produzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici, controllata dalla Zorlu Holding.I marchiI marchi televisivi di Vestel sono attualmente: Hitachi, Panasonic, Sharp, Telefunken, Toshiba, Jvc, Loewe, Luxor, Westwood, Windsor. Le prime ad essere upgradate saranno le smart tv Telefunken, ma, ovviamente, seguiranno poi anche gli altri brand.I canali DVB-IAttraverso i tv con software aggiornato, sugli LCN 504, 505, 506 e 520 si potranno seguire i programmi di Rete 4, Canale 5, Italia 1 e 20 in DVB-I, cioè in streaming, senza alcun intervento da parte dell’utente di una smart tv connessa.Arco 500 per iniziareIn una prima fase, come avevamo anticipato in primavera, il Ministero delle imprese e del made in Italy destinerà alle sperimentazioni DVB-I l’arco 500 (originariamente riservato ai canali HD del DVB-T).Qualsiasi LCNE’ tuttavia evidente che, a regime, lo standard sarà associabile a qualsiasi LCN ed il televisore sarà in grado di comparare la miglior ricezione tra via etere e IP, quasi certamente privilegiando la seconda, salvo scelta dell’utente.I 4 capisaldi del DVB-IIl DVB-I è importante – soprattutto in Italia – per quattro ordini di motivi: il primo in quanto consente, evidentemente, una maggior qualità del DVB-T. Il secondo perché consentirebbe il massimo sfruttamento possibile degli LCN disponibili, che oggi non lo sono per indisponibilità di banda. Il terzo, perché è per sua natura user friendly, sfruttando i numeri del telecomando per la selezione dell’offerta.Al sicuro dal nuovo refarmingIl quarto in quanto consentirebbe di salvare i canali tradizionali della tv terrestre in caso di probabile ulteriore refarming della banda 600 MHz.DVB-I over 5GInfine, da non sottovalutare il fatto che è in programma lo sviluppo del DVB-I over 5G, uno standard sovrapponibile al DVB-I, ma adattato alla trasmissione tramite rete cellulare 5G. (M.R. per NL)