La bottega dei sogni

Furio


Era da un po' che avevo questo rospo in gola e finalmente da quando è ricominciato il volontariato il rospo si è fatto sentire sempre più forte, anche se non se ne vuole andare. Quando cominciai il mio volontariato alla Bottega mi presi molto a cuore la storia di Furio, un ragazzo (ha 36 anni!) eritreo ma adottato da una famiglia molto benestante del Vimercatese che in seguito ad un incidente stradale era rimasto in coma per 5 mesi, con conseguente paresi totale della parte destra del corpo. All'inizio mi faceva tenerezza, lo accompagnavo a bere il caffè prima di entrare alla Bottega, andavo a casa sua con sua madre a bere un caffè e nel frattempo ad insegnarli un po' ad usare il PC... insomma lo "proteggevo" e lo "coccolavo" perchè lui era lo sfortunato e io la fortunata. Quando mia madre si ammalò di cancro ad ottobre 2007 le cose un po' cambiarono o meglio cambiarono i punti di vista: vidi in lui l'approfittatore, colui che voleva essere a tutti i costi fare lo sfortunato di turno, vidi in lui la malizia, l'egoismo che solo una persona viziata e che fino a 30 anni aveva avuto tutto dalla vita, poteva desiderare. Per lui infatti la vita erano: gli spinelli, la cocaina, l'alcool, le donne e la sua Porsche nuovo di zecca con cui aveva avuto l'incidente! Nonostante gli fossimo tutti, e dico tutti vicini, lui continuava a ripetere sempre le stesse cose e a commettere gli stessi errori... più di una volta si è ubriacato e non so quante altre volte ha raccolto mozziconi di "canne" per potersi fare almeno due tiri. I suoi valori? Non ne ha! La sua vita? Non ha senso senza quelle cose "materiali"! Così mi sono ritrovata ad un bivio: comportarmi come mamma chioccia/amica oppure come una volontaria qualsiasi mantenendo le distanze? Ho optato per la seconda. Perchè diciamolo francamente, c'è tanta gente che lotta per vivere, che darebbe qualsiasi cosa pur di vivere qualche anno in più e vedere un giovane che "ama" buttar via la propria vita così, perchè non può più bere, perchè non può più farsi spinelli o tirare di coca, ne tantomeno guidare una Porsche... scusate ma a me viene il voltastomaco! E poi ha anche il coraggio di dire: "Ma che vita faccio... era meglio se morivo..." Ma va a cagare gli ho già detto più di una volta!!! E pensare che ci sono altre due persone con paresi che non si fanno il minimo problema, certo i problemi motori ci sono ma quando una persona non ha ideali, non ha motivazioni, non ha veri affetti o scopi nella vita e si ritrova con un mucchio di soldi da spendere, tra l'altro male, come può evolvere la propria situazione? Non c'è speranza!!!Cinzia