DAFNE

La ballata del vecchio marinaio (Samuel Taylor Coleridge)


 .......La ballata del vecchio marinaio.......La vagante luna ascendeva in cielo e non si fermava mai: dolcemente saliva, saliva in compagnia di una o due stelle – I suoi raggi illusori davano aspetto di una distesa bianca brina d’aprile a quel mare putrido e ribollente; ma dove si rifletteva la grande ombra della nave, l’acqua incantata ardeva in un monotono e orribile color rosso. Al di là di quell’ombra, io vedevo i serpi di mare: si muovevano a gruppi di un lucente candore, e quando si alzavano a fior d’acqua, la magica luce si rifrangeva in candidi fiocchi spioventi. Nell’ombra della nave, guardavo ammirando la ricchezza dei loro colori: blu, verde-lucidi, nero-vellutati, si attorcigliavano e nuotavano; e ovunque movessero era uno scintillio di fuochi d’oro. O felici creature viventi! Nessuna lingua può esprimere la loro bellezza: e una sorgente d’amore scaturì dal mio cuore, e istintivamente li benedissi: certo il mio buon Santo ebbe allora pietà di me, e io inconsciamente li benedissi. Nel momento stesso potei pregare; e allora dal mio collo libero l’Albatro cadde, e affondò come piombo nel mare
per tutti voiiii!!!!!!