Tratto da Repubblica.it - Un uomo di 32 anni morto di influenza aviaria a Sumatra, in Indonesia, potrebbe avere contratto il virus dal figlio malato di cui si era preso cura.E' quanto sospetta l'Organizzazione mondiale della Sanita' che ne parla sul proprio sito internet. Se cosi' fosse, sottolinea tuttavia l'Oms, sarebbe un episodio circoscritto.L'Organizzazione mondiale della Sanita' ritiene che vi siano gia' stati in altri Paesi casi di trasmissione tra umani dell'H5N1, il ceppo piu' patogeno del virus; ma che, come per l'Indonesia, il passaggio si sia fortunatamente interrotto.L'avere adombrato il sospetto di una trasmissione del virus tra umani, il temuto primo passo verso la pandemia, ha avuto ripercussioni negative su alcuni mercati asiatici dove e' stato anche registrato un rafforzamento del dollaro sullo yen e sul dollaro taiwanese.Il decesso del trentaduenne e' avvenuto nel villaggio di Kabu Sembelang, nel distretto Karo di Sumatra del Nord, lo stesso dove alla fine di aprile contrasse il virus una donna, la prima di sei contagi. Ora il villaggio e' sotto osservazione degli esperti. "Stando ai primi indizi", si legge nella nota dell'Oms, "tre dei soggetti contagiati trascorsero la notte del 29 aprile nella stessa stanza ad accudire la donna che manifestava sintomi influenzali con tosse. Tutti i casi confermati di questo gruppo", prosegue il comunicato, "possono essere il risultato di un contatto diretto e prolungato con il paziente nelle fase acuta. Non si puo', tuttavia, escludere una trasmissione da un essere umano all'altro. Continuano comunque le ricerche di una fonte alternativa di esposizione".Peter Cordingley, portavoce dell'Oms per la regione del Pacifico occidentale, ha tenuto a sottolineare che quanto accaduto in questo villaggio e' "lo sviluppo piu' significativo finora registrato" in termini di salute pubblica. "Non si e' mai verificato un gruppo di contagio cosi' ampio", ha aggiunto.Era da un bel po' di tempo che non si sentiva parlare dell'Aviairia. Quella che era stata una vera e propria emergenza nazionale nello scorso autunno è praticamente scomparsa dalle cronache dei giornali e dalle televisioni. Adesso arriva questa notizia che, se confermata, ci riporta alla realtà: la possibilità di una pandemia è tutt'altro che scongiurata e il Governo deve fare tutto quello che è necessario per garantire un'adeguata difesa della salute pubblica di fornte a questa che è una minaccia tutt'altro che inaspettata
Aviaria, sospetto contagio tra umani
Tratto da Repubblica.it - Un uomo di 32 anni morto di influenza aviaria a Sumatra, in Indonesia, potrebbe avere contratto il virus dal figlio malato di cui si era preso cura.E' quanto sospetta l'Organizzazione mondiale della Sanita' che ne parla sul proprio sito internet. Se cosi' fosse, sottolinea tuttavia l'Oms, sarebbe un episodio circoscritto.L'Organizzazione mondiale della Sanita' ritiene che vi siano gia' stati in altri Paesi casi di trasmissione tra umani dell'H5N1, il ceppo piu' patogeno del virus; ma che, come per l'Indonesia, il passaggio si sia fortunatamente interrotto.L'avere adombrato il sospetto di una trasmissione del virus tra umani, il temuto primo passo verso la pandemia, ha avuto ripercussioni negative su alcuni mercati asiatici dove e' stato anche registrato un rafforzamento del dollaro sullo yen e sul dollaro taiwanese.Il decesso del trentaduenne e' avvenuto nel villaggio di Kabu Sembelang, nel distretto Karo di Sumatra del Nord, lo stesso dove alla fine di aprile contrasse il virus una donna, la prima di sei contagi. Ora il villaggio e' sotto osservazione degli esperti. "Stando ai primi indizi", si legge nella nota dell'Oms, "tre dei soggetti contagiati trascorsero la notte del 29 aprile nella stessa stanza ad accudire la donna che manifestava sintomi influenzali con tosse. Tutti i casi confermati di questo gruppo", prosegue il comunicato, "possono essere il risultato di un contatto diretto e prolungato con il paziente nelle fase acuta. Non si puo', tuttavia, escludere una trasmissione da un essere umano all'altro. Continuano comunque le ricerche di una fonte alternativa di esposizione".Peter Cordingley, portavoce dell'Oms per la regione del Pacifico occidentale, ha tenuto a sottolineare che quanto accaduto in questo villaggio e' "lo sviluppo piu' significativo finora registrato" in termini di salute pubblica. "Non si e' mai verificato un gruppo di contagio cosi' ampio", ha aggiunto.Era da un bel po' di tempo che non si sentiva parlare dell'Aviairia. Quella che era stata una vera e propria emergenza nazionale nello scorso autunno è praticamente scomparsa dalle cronache dei giornali e dalle televisioni. Adesso arriva questa notizia che, se confermata, ci riporta alla realtà: la possibilità di una pandemia è tutt'altro che scongiurata e il Governo deve fare tutto quello che è necessario per garantire un'adeguata difesa della salute pubblica di fornte a questa che è una minaccia tutt'altro che inaspettata