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Un blog creato da Nefertiti_labella il 09/07/2010

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Siamo infertili: e ora che facciamo?

Post n°7 pubblicato il 30 Settembre 2010 da Nefertiti_labella
 

tecnica di fecondazione assistitaChe fare se non restiamo incinte? Questa è la domanda che sorge spontanea ancora prima di aver raggiunto la consapevolezza di una situazione di infertilità.

I fattori da valutare sono molti, in primis l'età della donna e poi via via tutta una serie di indagini e prove che servono per capire da cosa dipende la nostra "incapacità" di rimanere incinte.

Superfluo sottolineare che molte possono essere le cause, anche maschili, e quindi un breve vademecum su quali sono i primi passi da intraprendere è ben scritto su questo articolo del Prof. Manna.

Impressionanti sono i dati diffusi da ADICO, relativamente al ricorso alla procreazione assistita all'estero:

Le "crossing border" italiane, quelle che per poter procreare vanno all'estero, nel 76,5% dei casi si sottopongono a tecniche per la riproduzione assistita (Fivet, Icsi, secondo livello); nel 32,6%  per l'inseminazione intrauterina (iui) e nel 4,9% dei casi per entrambe. E in questo contesto, appena il 40% si sposta per la fecondazione eterologa (con seme o ovociti di donatori "terzi") o per la diagnosi genetica pre-impianto, pratiche vietate in Italia. La grande maggioranza (60%) cerca dunque all'estero trattamenti leciti e praticati anche in Italia (ma solo con i gameti della coppia), che però evidentemente si ritengono più efficaci in paesi dove esistono leggi più liberali (e quindi esperienza e tradizione mediche maggiori, come precisa il 46,3%).
Dal campione risulta poi che il 74,9% di chi si sposta non riceve alcun rimborso dal Servizio sanitario nazionale per i farmaci acquistati ai fini del trattamento. Perché possa avvenire il contrario, infatti, serve un piano terapeutico elaborato da un medico o da un centro specializzato italiano, nonché una prescrizione del medico di famiglia.
In Italia la situazione è anche più grave in quanto incentivata dal fatto che nel nostro Paese avendo a che fare con i paletti imposti dalla legge 40 cercano risposte al loro sogno altrove, nei Paesi dove le leggi sono più permissive.

Leggete qui l'articolo completo.

 
 
 

De bello embrionale

Post n°6 pubblicato il 10 Settembre 2010 da Nefertiti_labella
 
Foto di Nefertiti_labella

Avete passato una bella estate? Siete riusciti a distrarre la vostra attenzione dal vostro più grande desiderio, quello di avere un figlio?

O tutti i pancioni estivi vi hanno riportato prepotentemente là, dall'idea e dall'ansia che volevate almeno temporaneamente fuggire?

E' dura la vita per le coppie infertili, ancor più per le donne.

E fa rabbia che sul corpo delle d onne e sulla ricerca scientifica, si legiferi facendosi dettare i testi da chi laico certo non è.

Vi suggerisco la lettura di questo interessante articolo, De bello embrionale.

 
 
 

OBESE ED ESPOSTE A RISCHI LE DONNE ITALIANE IN ETA’ FERTILE

Post n°5 pubblicato il 05 Agosto 2010 da Nefertiti_labella
 
Foto di Nefertiti_labella

A parte che uno studio commissionato dal Grana Padano mi lascia perplessa, devo dire che comunque il contenuto di questo comunicato stampa vale qualcosa, nel senso che i consigli alimentari che vengono dati  possono sembrare banali ma, visto l'aumento statistico delle donne obese, vale la pena ricordarli.

Fa una certa impressione la seconda parte di questa affermazione "una corretta alimentazione favorisce l’ovulazione e il concepimento e riduce il rischio di malattie croniche anche gravi nel feto, quali diabete, obesità, patologie cardiovascolari, tumori e malattie mentali"

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Secondo una ricerca svolta dall’Osservatorio sulle abitudini alimentari e lo stile di vita delle donne in età fertile (campione di 1.481 donne, tra i 30 e i 42 anni) l’incidenza dell’obesità in questa fascia d’età è circa doppia rispetto alla popolazione generale, arrivando a toccare la percentuale del 20%. Si aggiunga che il 75% delle donne  intervistate non svolge alcun tipo di attività fisica regolare, presentando un peso e un BMI (rapporto tra peso e altezza) più elevati rispetto a quelli delle donne più attive, con conseguente maggior rischio di obesità.

“Sapevamo che la popolazione italiana tende all’obesità – ha commentato la dottoressa Michela Barichella, presidente Associazione italiana di Dietetica (ADI) Lombardia e responsabile medico del Servizio dietetico ICP di Milano – ma questo dato sulle giovani donne è francamente sorprendente. Anche perchè le sane abitudini di vita sono doppiamente importanti per le donne che desiderano un figlio: una corretta alimentazione favorisce l’ovulazione e il concepimento e riduce il rischio di malattie croniche anche gravi nel feto, quali diabete, obesità, patologie cardiovascolari, tumori e malattie mentali”.

Le donne obese, inoltre, vanno incontro ad un più elevato rischio di aborto durante la fecondazione assistita e sono maggiormente afflitte da disturbi della fertilità (come per esempio l’ovaio policistico), problematiche che risulterebbero più evidenti in coloro che presentano, come gran parte delle pazienti obese analizzate dalla ricerca dell’Osservatorio, un’obesità di tipo centrale, caratterizzata cioè da accumulo di grasso a livello addominale, con depositi sia sottocutanei, sia a livello degli organi.

Uno studio dell’Academic Medical Center di Amsterdam sostiene addirittura che la riduzione della fertilità dovuta all’obesità è comparabile a quella dovuta all’invecchiamento, paragonando ogni unità di BMI superiore a 25 (che rappresenta il limite superiore del “normopeso”) con ogni anno di età nella donna.

Nonostante il problema dell’obesità non sia di facile soluzione, una donna obesa, grazie ad una dieta specifica e all’esercizio fisico, può arrivare rapidamente ad un considerevole calo di peso, che favorirebbe l’aumento del tasso di ovulazione spontanea, con conseguente maggiore facilità di concepimento.

Per quanto riguarda le indicazioni sullo stile di vita da tenere, la dottoressa Barichella dell’Osservatorio Nutrizionale “Grana Padano” ha fornito alcuni consigli alimentari per favorire il concepimento, con particolare attenzione alla presenza di “micronutrienti” nella dieta. “I micronutrienti, minerali e vitamine, come l’acido folico, molto importante nel periodo pre-concezionale e durante i primi mesi di gravidanza, sono fondamentali nella regolazione dell'apparato riproduttivo – ha spiegato la dott.ssa Barichella – ma purtroppo i dati della ricerca dell’Osservatorio evidenziano carenze significative. L’apporto giornaliero medio di ferro, per esempio, è insufficiente (10 mg al giorno, contro i 18 mg auspicabili) a compensare i fabbisogni della donna, predisponendola all’anemia. Anche il consumo d’acqua, circa un litro al giorno, risulta essere il 30% in meno della quantità raccomandata”.

“Da queste considerazioni – ha concluso Barichella -  nascono i nostri consigli alimentari, come quello relativo al consumo di latte e formaggi, in particolare semi-magri a pasta dura, da consigliare nell’età fertile, poiché nella maggior parte dei casi analizzati dalla ricerca OGP si osserva un bassissimo apporto di vitamina D (3,63 µg, apporto consigliato 10 µg) e uno scarso introito di calcio (736 mg, apporto consigliato 800-1000 mg). Recenti ricerche suggeriscono come adeguati livelli si associno ad un ridotto tasso di aborti spontanei”.

La corretta assunzione di calcio e vitamina di D è oltretutto utile a prevenire l’osteoporosi, patologia che può presentarsi o accentuarsi in gravidanza, specie in soggetti predisposti, perché questo è il momento in cui le richieste di calcio quasi raddoppiano per la formazione delle ossa del nascituro, arrivando ai 1500 mg al giorno.

 

CONSIGLI ALIMENTARI PER FAVORIRE IL CONCEPIMENTO ED IL BENESSERE MATERNO-FETALE :

  • Fare regolarmente attività fisica, anche semplicemente camminando a passo sostenuto (4 km all’ora).
  • Tenere sotto controllo il peso.
  • Consumare pesce 2-3 volte a settimana.
  • Spremere del limone sulla verdura, per assimilare il ferro in essa contenuto.
  • Assumere 2 porzioni di verdura e 3 di frutta al giorno.
  • Scegliere proteine di origine vegetale 2- 3 volte a settimana, soprattutto legumi (ricchi di ferro).
  • Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, preferendo le acque minerali ricche di calcio.
  • Mangiare formaggio 2-3 volte a settimana (50 gr al giorno), preferendo quello stagionato a pasta dura, a scaglie o anche grattugiato sul primo piatto o nelle preparazioni.
  • Consumare una porzione di latte o di yogurt al giorno.
  • Utilizzare alimenti integrali, come pane e fette biscottate.
  • Ridurre i grassi di origine animale.
  • Controllare l'apporto di zuccheri semplici, che alzano la glicemia e aumentano il rischio di diabete.
  • Usare olio extravergine d’oliva a crudo per condire, possibilmente dosandolo con un cucchiaio.>>
 
 
 

Non bisogna mai perdere le speranze!

Post n°4 pubblicato il 20 Luglio 2010 da Nefertiti_labella
 
Foto di Nefertiti_labella

Giunge la  notizia che una "nuova" tecnica di procreazione assistita è stata messa a punto: si chiama U-SET.

Presenta molti vantaggi, anche dal punto di vista etico o religioso, per le persone per le quali il pensiero della chiesa è importante.

Dal mio punto di vista mi sembra che i vantaggi di non manipolazione in laboratorio di ovuli e spermatozoi con conseguente diminuzione dello stress dei medesimi e la non invasività della tecnica, oltretutto con buone percentuali di risultato, che comunque dovranno essere confermate, mi dà da sperare per le tante donne che, ad esempio, soffrono di cisti ovariche e non rispondono alle stimolazioni classiche.

Se volete saperne di più, leggete qui sull'informatissimo Mammeonline

Buona giornata! :)

 
 
 

La natura come aiuto per la nostra salute, anche quella riproduttiva

Post n°3 pubblicato il 19 Luglio 2010 da Nefertiti_labella
 
Foto di Nefertiti_labella

Mi piace molto l'approccio olistico dal punto di vista medico, non siamo una singola malattia, siamo un equilibrio che si è rotto da qualche parte e va riportato al giusto posto.

La malattia è solo il nostro corpo che ci parla, dobbiamo imparare ad ascoltarlo.

Perciò vi consiglio questo articolo pubblicato su Mammeonline "Naturopatia e problematiche della fertilità"

 
 
 
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